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Chiellini: Vidal è un grande giocatore ma beveva troppo

La confessione: qualche volta non si presentava agli allenamenti della Juve oppure era troppo allegro

Luigi Salomone
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"Il calciatore non è un diavolo né un santo, la distinzione da fare piuttosto è un’altra, ovvero tra quelli veri e quelli falsi. Uno come Vidal ogni tanto usciva e beveva più del dovuto, lo sanno tutti, si può dire che l’alcol era un po’ il suo punto debole. Mica ci mettiamo a discutere il campione, o la persona, per questo! Le debolezze fanno parte della natura umana, contano le conseguenze che possono avere su un gruppo". In un nuovo estratto dell'autobiografia "Io, Giorgio", il capitano della Juventus Chiellini racconta il punto debole del cnetrocampista cileno che ora Conte vorrebe per rinforzare l'Inter: "Il grande Arturo un paio di volte all’anno non si presentava all’allenamento - spiega il difensore della nazionale italiana - oppure arrivava che era ancora piuttosto allegro, diciamo così. Ma non ha mai battuto la fiacca, anzi, penso che a volte certi modi di essere diventino una forza. Purtroppo io ho conosciuto poco Paolo Montero, un altro che viveva la notte da re. E l’ultimo anno da noi, quando il suo rendimento era calato, Moggi andò da lui e gli disse: 'Paolo, ti prego, smetti di restare a casa la sera, torna quello di sempre!'. Anche Vidal era un po’ così".

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