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Berrettini dura un set. E Nadal lo benedice: "Diventerai un grande"

Carlo Antini
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Ancora troppo forte Rafa Nadal, ma il futuro è tutto dalla parte di Matteo Berrettini. Il 23enne romano lotta come un leone per circa 2 ore a mezza prima di arrendersi al fuoriclasse spagnolo nella semifinale degli US Open. Sfuma, quindi, il sogno del primo italiano nella finale maschile di Flushing Meadows (nel 2015 la storica finale tutta femminile vinta da Flavia Pennetta su Roberta Vinci) e come 42 anni fa Corrado Barazzutti contro Jimmy Connors (allora si giocava sulla terra, ndr) anche Berrettini si ferma ad un passo dal traguardo. Nadal, numero 2 del Mondo e del tabellone, vince in tre set con il punteggio di 7-6, 6-4, 6-1 ma ha dovuto sudare non poco per domare la resistenza dell'azzurro. Domenica Nadal andrà a caccia del suo titolo dello Slam numero 19 (a -1 dal record di Federer), il quarto agli Us Open. Nella sua quinta finale a New York, lo spagnolo affronterà il russo Daniil Medvedev, numero 5 del Mondo, che ha battuto nella prima semifinale il bulgaro Grigor Dimitrov in tre set con il punteggio di 7-6, 6-4, 6-3. A Berrettini resta la soddisfazione del nuovo best ranking al n.13 ATP, il nono posto nella "race" che qualifica al Master di fine stagione, e i complimenti ricevuti da Nadal dopo la partita. "Matteo ha tutto. Diventerà un grandissimo giocatore. Lo è già e ha tanti anni davanti a sé per migliorare ancora", ha dichiarato il fuoriclasse spagnolo. "Parole che fanno impressione. Oggi ho dimostrato di essere pronto per questi palcoscenici. Sono entrato a testa alta anche se il braccio tremava. Mi fa piacere che Rafa, Roger e Nole parlino bene di me", ha replicato Berrettini. "Sto lavorando tanto, non dico per raggiungere i loro livelli perché forse sono inarrivabili, però mi fa piacere condividerci il campo", ha aggiunto il 23enne romano. Sull'obiettivo top ten, Berrettini ha concluso: "Ogni partita cerco di alzare l'asticella. La classifica la guardo, non si può non farlo, sta andando tutto molto velocemente. Pochi mesi fa questo momento sembrava impensabile, sicuramente non mi pongo limiti". Berrettini ha giocato una partita quasi perfetta per più di due ore, con un primo set giocato assolutamente alla pari del 33enne fuoriclasse spagnolo che l'ha spuntata solo nel tie-break. Qui il rimpianto per Berrettini sono i due set point falliti, uno sul proprio servizio. Nel secondo set il romano è rimasto in scia di Nadal prima che un unico break consegnasse allo spagnolo il parziale per 6-4. A quel punto il numero 2 del Mondo è salito in cattedra e, nonostante l'onesta tenuta di Berrettini, ha dilagato fino a chiudere per 6-1 in tre set. Per Nadal quella di domenica sarà anche la 27esima finale in un torneo del Grande Slam, meglio di lui solo Roger Federer.

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