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Medaglia sfumata per Lorenzo De Luca, chiude al settimo posto

Foto Stefano Grasso/CTxFISE

L'azzurro: "Per me questo è stato un Campionato positivo”

Daniela Cursi
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“Un vero peccato”. Queste le parole del primo aviere Lorenzo De Luca, al termine di un Mondiale (Tryon, Nord Carolina) che lo ha inserito al 7° posto, incoronando l'amazzone tedesca Simone Blum (in sella a DSP Alice). Argento e bronzo agli elvetici Martin Fuchs (Clooney) e Steve Guerdat (Bianca). Caccia all'oro sfumata per un De Luca che aveva messo subito un picchetto sulla prova d'apertura: penultimo dei 119 concorrenti al via - solo nove percorsi senza errori agli ostacoli e di questi quattro penalizzati sul tempo - si era imposto al comando della classifica provvisoria. Seconda prova del campionato: un errore all'elemento centrale della doppia gabbia lo hanno fatto scivolare giù dalla vetta della classifica fino ad estrometterlo da un podio provvisorio che ha rovesciato completamente le carte. Il binomio De Luca-Irenice Horta si sono trovati davanti un 4° posto e a un libro ancora tutto da scrivere con la finale di oggi, ideata su due percorsi. Ultima sfida che ha visto scendere in campo i migliori 25 binomi, in rappresentanza di 16 nazioni. L'atleta azzurro, quart'ultimo ad entrare in campo, ha commesso un errore alla riviera nel primo giro e un errore sulla triplice nel secondo. Risultato: 14,19 penalità e un 7° posto dal retrogusto un po' amaro, che parla di un Mondiale sfumato forse, ma che in realtà identifica, comunque, il vero valore che merita: essere nella top ten mondiale. Anzi, settimo nel mondo. “Una giornata un po' sfortunata più che altro per la riviera”, ha dichiarato Lorenzo De Luca. “Un errore che non ci stava, che è arrivato davvero per pochissimi centimetri. Nonostante tutto devo dire che per me questo è stato un campionato positivo. Forse un po' di rimorso, alla fine, perché ho provato fino all'ultimo a salire sul podio. Quanto a Irenice – ha concluso De Luca - devo dire che ha saltato benissimo e ha dimostrato veramente delle grandi qualità”. La verità? L'Italia ci aveva creduto, l'Italia aveva sognato di poter leggere nuove pagine di storia azzurra, come è accaduto a Piazza di Siena, con il successo in Coppa delle Nazioni l'anno scorso e con la vittoria in Gran Premio Roma quest'anno. Risultati che non ricorrevano da decenni. La medaglia mondiale non c'è, ma De Luca c'è.

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