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Ultrà sessisti, la Curva Nord vieta le prime file alle donne

Marco Caroni
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Niente a che fare col medioevo e col sessismo: tutta colpa, pare, delle eccessive effusioni alle quali alcuni componenti del cuore del tifo biancoceleste si sarebbero lasciati andare. E così con un duro volantino, ecco la prescrizione: prime 10 file della Curva nord vietate per donne, che siano esse mogli, fidanzate (o mamme, aggiungiamo noi). Scartata dunque anche l'ipotesi che possano esserci iper ultrà del gentil sesso. Eppure ieri sera, Lazio-Napoli, si era iniziati decisamente bene con ben 50' di vero silenzio del tifo in onore delle vittime di Genova: il volantino firmato Diabolik, Pluto e il direttivo ha lasciato interdetti quel tanto che basta per ricordare che sì, nel bene o nel male, gli ultrà della Lazio il modo per farsi notare lo trovano sempre. “La Nord – è scritto – per noi rappresenta un luogo sacro. Un ambiente con un codice non scritto da rispettare. Le prime file, da sempre, le viviamo come fossero una linea trincerata. All'interno di essa non ammettiamo Donne, Mogli e Fidanzate (rispettosamente scritte con la maiuscola, ndr), pertando le invitiamo a posizionarsi dalla 10' fila in poi. Chi sceglie lo stadio come alternativa alla spensierata e romantica giornata a Villa Borghese, andasse in altri settori”. La colpa, come detto, sarebbe di quelli che si baciano invece di fare il tifo. E a rimarcare il concetto, segnando anche fisicamente il sancta sanctorum della Nord, una linea in nastro bianco e rosso. Al di sotto possono starci solo i maschi.

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