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Il Belgio è terzo: piega l'Inghilterra e scrive la storia

Diavoli rossì in vantaggio con Meunier al 4', il raddoppio all'82' realizzato da Hazard

Silvia Sfregola
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Troppo Belgio per quest'Inghilterra. Con un gol per tempo i ragazzi di Martinez mettono la museruola alla nazionale dei Tre Leoni e si prendono con merito il terzo posto del Mondiale in Russia nella finalina di San Pietroburgo. I Diavoli Rossi ottengono così il miglior risultato nella loro storia, confermandosi squadra in crescita e tra le più forti attualmente del panorama calcistico. Inghilterra giù dal podio che si consola - parzialmente - con il probabilissimo titolo di capocannoniere di Harry Kane, assente non giustificato al pari dell'altro bomber Romelu Lukaku nella partita sbloccata da un tocco sporco in avvio di Meunier e sigillata dal raddoppio a dieci minuti dalla fine sull'asse De Bruyne-Hazard. Cambia poco o nulla il ct spagnolo rispetto alla partita persa con la Francia. In mezzo al campo l'escluso eccellente è Fellaini, cone il giovane Tielemans che si prende una maglia da titolare in mezzo al campo. Sulla fascia rientra dopo la squalifica Meunier, con l'avanzamento di De Bruyne sulla linea degli attaccanti nel tridente completato da Hazard e Lukaku. Ben più ampio dalla parte opposta il turnover adoperato da Southgate, soprattutto a centrocampo dove spiccano le assenze di Alli e Lingard, rimpiazzati da Dier e Loftus-Cheek. Ogni possibile tatticismo salta dopo appena quattro minuti. Chadli affonda sulla sinistra e crossa in mezzo per l'inserimento dell'altro esterno, Meunier, che in spaccata anticipa Rose e fulmina Pickford. L'Inghilterra sembra non aver superato la delusione per l'eliminazione arrivata nei supplementari contro la Croazia e fatica a riconettersi sulle frequenze del Belgio, a sua volta sulle ali dell'entusiasmo per l'immediato vantaggio. Lukaku con un pallone in profondità innesca De Bruyne e solo un miracolo di Pickford evita il raddoppio dopo poco più di dieci minuti. Cinque minuti più tardi Diavoli Rossi pericolosi ancora con Lukaku, che manca un controllo non certo impossibile sulla magia di De Bruyne. Al 24' scossa inglese. Dier trova libero Sterling, che mette in moto Kane: l'attaccante del Tottenham ci prova di prima ma non trova di poco lo specchio della porta. Quello dell'undici di Southgate si rivela tuttavia un fuoco di paglia. Infatti al 35' il Belgio spreca ancora su palla inattiva prima con Tielemans e poi con Alderweireld, la cui girata finisce alta di un soffio. Nella ripresa il ct dell'Inghilterra prova a scuotere i suoi con un doppio cambio: dentro Lingard e Rashford, fuori Rose e Sterling. E con il passare dei minuti qualche segnale incoraggiante arriva, anche perché nel frattempo Lukaku conferma la propria giornata no sciupando ancora un'invenzione dell'ispirato De Bruyne. Martinez questa volta non perdona il centravanti del Manchester United e inserisce al suo posto Mertens, per un tridente rapido e senza punti di riferimento per la difesa avversaria. La nazionale dei Tre Leoni però comincia a macinare gioco - anche perché i Red Devils giocano con un po' troppa sufficienza - e sfiora il pari al 25' con Dier, liberato davanti alla porta da una scivolata sciagurata di Kompany. Courtois è battuto dallo scavetto dell'inglese, ma Alderweireld non è dello stesso avviso e salva sulla linea. Poco dopo l'Inghilterra è di nuovo insidiosa con un colpo di testa di Maguire che si spegne sul fondo. Kane e compagni sono inevitabilmente sbilanciati in attacco e scoprono il fianco al contropiede dei belgi, che si esaltano negli spazi. Una splendida azione corale al 35' libera al tiro Meunier, con Pickford strepitoso nella risposta. Due minuti dopo però il portiere inglese nulla può sul rasoterra di Hazard, che chiude la partita bruciando Jones sull'assist dello scatenato De Bruyne, capace di spaccare in due la retroguardia dell'Inghilterra. E' la resa definitiva dei Tre Leoni, che si inchinano a un Belgio più talentuoso e più organizzato. Semplicemente più squadra.

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