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Tra Inter e Napoli un pari che non fa bene a nessuno. E lancia la Juve al comando

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Per i partenopei solo un punto nelle ultime due partite

Carlo Antini
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Per i suoi 110 anni, l'Inter si è regalata uno sfizio: rovinare il campionato del Napoli, con uno 0-0 che ha dato via libera alla Juventus. L'importanza del risultato, il tentativo di Spalletti di limitare l'avversario più dotato tecnicamente e l'equilibrio quasi permanente hanno pilotato il primo tempo su un risultato a reti inviolate che è rimasto pure alla conclusione della gara. Uno o due tiri (Candreva, Hamsik), ma non un grande spettacolo. In questi casi si parla di intensità: cioè lotta senza quartiere, poche finalizzazioni. I due aspiranti «centenari», Icardi e Hamsik, sono rimasti nell'attesa vana del centesimo gol. Ripasseranno. Il palo di Skriniar all'inizio della ripresa ha messo paura al Napoli. La squadra di Sarri (un punto in due partite) ha forse perso la corsa allo scudetto. L'Inter ha quindi sottratto altri punti preziosi al Napoli (come all'andata) ed è rimasta in corsa per la Champions. Il fatto che i nerazzurri siano riusciti a non perdere con le «grandi» è significativo. Evidentemente la squadra di Spalletti a volte ha sottovalutato certi avversari, mentre con quelli di prestigio ha ritrovato smalto. La sconfitta con la Roma ha evidentemente innescato un circolo perverso cui la squadra di Sarri non è riuscita a sottrarsi. Il tecnico partenopeo aveva riproposto la formazione dei «titolarissimi». Spalletti aveva recuperato Icardi, rinunciando a Borja Valero e Vecino, schierando dall'inizio Brozovic e Rafinha. Il ricordo di Davide Astori ha fatto versare tante lacrime, ma le squadre sono entrate subito nello scenario di una partita aspra. Il Napoli ha aggredito subito, ma l'Inter ha risposto a tono. L'equilibrio in campo non ha permesso frequenti finalizzazioni. La battaglia di centrocampo ha vissuto momenti di sopravvento della squadra di Sarri. Qualche cross di Candreva è caduto nell'oblio. Il Napoli ha accelerato creando situazioni complicate in area nerazzurra. L'Inter ha cercato spazi per inscenare qualche contropiede, ma la difesa azzurra non ha regalato quasi nulla. Al primo tentativo di fuga, Icardi è stato stroncato da Allan. Col passar dei minuti il Napoli ha preso in mano il gioco e l'Inter ha tamponato. Rafinha ha tentato di organizzare il gioco nerazzurro, ma ha raccolto poco. Jorginho e i centrocampisti napoletani non hanno ceduto un metro e per lunghi periodi si è giocato nella metà campo dell'Inter. Candreva ha tentato il tiro di sinistro, mandando di poco a lato in diagonale. Un errore di Koulibaly non è stato sfruttato dai nerazzurri, fra i quali Gagliardini e Candreva sono apparsi i più combattivi. Nel Napoli Hysaj in difesa, Jorginho in mezzo e Insigne in attacco hanno fatto meglio di tutti. E tuttavia nel primo tempo non s'è visto granché. Solo gli amanti dei tatticismi saranno rimasti contenti. All'inizio della ripresa, una punizione di Cancelo è stata indirizzata da Skriniar sul palo alla sinistra di Reina. La risposta di Insigne è finita fuori di poco alla sinistra di Handanovic. L'Inter ha insistito e Koulibaly ha salvato una situazione difficile. La partita si è incattivita: falli continui, proteste. Vista la situazione, Spalletti ha fatto entrare Eder al posto di Rafinha, per dare maggior consistenza all'attacco nerazzurro. Un pallonetto di Insigne (ispirato da Mertens) è finito di poco alto con Handanovic rassegnato al peggio. Eder ha sprecato una palla appetitosa in area. Hamsik è stato sostituito da Zielinski. Mertens manda alta una palla regalatagli dalla difesa interista. Anche Eder ha tirato una palla in bocca a Reina. Squadre stanche e tanti errori sui due fronti hanno legittimato il risultato. Candreva ha lasciato il posto a Borja Valero. Il Napoli ha tentato il tutto per tutto. Spalletti ha fatto entrare Karamoh per Perisic (non eccezionale). Milik ha preso il posto di Mertens. Il sipario è calato su uno 0-0 poco godibile, che ha accontentato più l'Inter, deludendo il Napoli.

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