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Che sVentura l'Italia, pioggia di critiche sulla Nazionale

Il ct della Nazionale Gian Piero Ventura

Silvia Sfregola
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La sconfitta di Solna è di quelli difficili da digerire. Il cartello "Russia 2018" è diventato improvvisamente molto distante per l'Italia dopo il ko in casa della Svezia nella gara d'andata dei playoff per il Mondiale 2018. E sul banco degli imputati, dopo la pessima prestazione di Buffon e compagni in terra svedese, è finito nuovamente il ct Gian Piero Ventura. Al di là del modulo impiegato è l'atteggiamento con cui sono scesi in campo gli azzurri a non aver convinto. Una squadra fragile, con poche idee, che non è riuscita quasi mai a impensierire la nazionale guidata da Andersson. Anche le scelte dell'ex allenatore del Torino hanno fatto storcere il naso ai più. Le esclusioni di Florenzi e Insigne, la tribuna di El Shaarawy, tra gli attori protagonisti del momento magico che sta vivendo la Roma, fino alla coesistenza tra Immobile e Belotti, che hanno mostrato uno scarso feeling alla "Friends Arena", sono tante le decisioni del selezionatore azzurro a non essersi rivelate vincenti. Nel mare di critiche mosse al ct della nazionale c'è però una voce che si solleva fuori dal coro. È quella del presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, che ai microfoni di Radio Crc ha invitato a sostenere gli azzurri in questo momento difficile. "Basta con i processi! Siamo italiani, supportiamo la nostra nazionale, non facciamo processi. Sembra che ora i vari Immobile, Insigne non valgano più nulla - ha sottolineato il numero uno del club blucerchiato - Devono giocare con la testa sgombra. Fino a prova contraria c'è la prova dell'innocenza. Martedì sfasciamo tutto, ma fino a lunedì non dobbiamo massacrare nessuno! Dobbiamo aiutarli, supportarli, incitarli. Io non ho calciatori in nazionale, parlo da cittadino, sportivo che ama il calcio ed ama l'Italia". Più pacato nei toni ma ugualmente incisivo è stato Claudio Marchisio, che ha voluto incoraggiare così i suoi compagni di squadra attualmente in nazionale. "Le sentenze e le condanne ora non servono a nulla - ha scritto il centrocampista della Juventus sul proprio profilo Instagram - È il momento di stare uniti, di sostenerci e crederci". L'attenzione quindi è tutta rivolta alla sfida di lunedì sera a San Siro, già evocato dal ct stesso al termine della partita d'andata. Ventura si aspetta una "bolgia" a Milano per ribaltare il ko in Svezia e strappare il pass per la Russia. Concetto ripreso anche da Antonio Candreva. "So cosa significa giocare davanti agli 80mila di San Siro. Voglio una bolgia - ha scritto sui social l'esterno offensivo dell'Inter - Crediamoci, tutti insieme". L'Italia ne avrà bisogno, considerando che dalla sconfitta subita in casa della Spagna sono arrivate due vittorie, un pareggio e un ko (quello in Svezia), con appena tre gol all'attivo e cinque subiti. Un dato preoccupante, anche perché per andare al Mondiale con ogni probabilità servirà un successo con due gol di scarto. E chissà che quella spinta in più non possa arrivare proprio dall'atmosfera del Meazza.

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