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La Roma non si ferma, a Torino decide la punizione di Kolarov

Silvia Sfregola
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Il sinistro magico di Kolarov stende il Toro e consente ad una cinica Roma di tenere il ritmo Champions. Basta una punizione nella ripresa del serbo a decidere la sfida dell'Olimpico Grande Torino e a regalare tre punti pesantissimi ai giallorossi. Il successo consente alla formazione di Di Francesco di salire a 18 punti, al quinto posto, e sempre con una gara da recuperare. Prestazione non esaltante ma terribilmente concreta per Dzeko e compagni, reduci dalla brillante notte dello Stamford Bridge: la striscia di vittorie esterne in campionato si allunga ad undici gare. Per la lotta scudetto ci sono anche loro. Toro generoso e che fa il suo, lo spirito c'è ma nel complesso i granata non incidono: secondo ko e nessun successo nelle ultime quattro gare per i ragazzi di Mihajlovic. L'assenza di Belotti si fa terribilmente sentire: la buona notizia, se non altro, è la buona tenuta della difesa davanti all'esame Dzeko. Senza Manolas e Fazio, Di Francesco schiera Moreno al fianco di Juan Jesus nel cuore della difesa. Florenzi si sistema sulla fascia destra. A centrocampo c'è Pellegrini, Nainggolan avanza nel tridente offensivo completato da El Shaarawy e ovviamente Dzeko. Perotti scatta dalla panchina così come Schick, pronto a sfruttare uno scambolo di gara. Mihajlovic conferma l'undici di Crotone: ancora privo di Belotti, il tecnico dà ancora fiducia a Sadiq supportato alle spalle dal tridente formato dagli ex Iago Falque e Ljajic e Niang. Primo tempo sostanzialmente bloccato. La Roma, di bianco vestita per l'occasione, pressa alto e prova a prendere in mano la manovra ma non morde. I granata badano a chiudere tutti i varchi e si affidano ai lanci verso il mobilissimo Sadiq. Risultato: a parte un colpo di testa impreciso di Dzeko su traversone di Pellegrini, Sirigu e Alisson fanno gli spettatori non paganti e lo spettacolo non decolla. Le emozioni si concentrano nei minuti prima dell'intervallo: i padroni di casa sciupano una ghiotta chance con Sadiq, pescato in area da Ljajic: il destro di prima intenzione del nigeriano è fuori misura. I granata salgono e creano un paio di situazioni interessanti in area romanista, poi è la squadra di Di Francesco a rendersi pericolosa prima con il tentativo di Florenzi dai 50 metri, Sirugu non si fa sorprendere, quindi con l'azione più pericolosa dei primi 45': sull'angolo calciato da Kolarov, il solissimo Strootman appostato sul secondo palo manda fuori a porta sguarnita. Al rientro la Roma prova ad alzare il ritmo e si fa vedere con un colpo di testa di Strootman e poi con Nainggolan che alza troppo la mira dopo la respinta di pugno di Sirigu. Risponde il Toro con un destro di Ljajic, servito da Niang, palla fuori di poco. La formazione di Di Francesco tiene palla ma non riesce ad impensierire la retroguardia granata e per sbloccarla serve un piazzato. E' Kolarov a dipingere dai 25 metri la traiettoria che aggira la barriera e spedisce palla all'incrocio, inutile il tuffo di Sirigu (24'). Raggiunto il vantaggio, la squadra di Di Francesco prova ad addormentare la gara e a gestirla evitando i rischi. Missione condotta senza patemi nonostante lo scatto d'orgoglio finale del Toro che si porta generosamente in avanti senza però riuscire ad incidere, anche perché gli ospiti si difendono con ordine.

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