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Crisi Milan, Montella rischia la panchina

Montella sulla panchina del Milan

L'ex aeroplanino: "Chiedo ai tifosi di starci vicino"

Massimiliano Vitelli
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Tre sconfitte consecutive in campionato (delle quali l'ultima pesantissima nel derby) e un pari casalingo a reti bianche con l'Aek Atene in Europa League. La striscia negativa del Milan sembra inarrestabile e ora Montella rischia. Il tecnico napoletano sa di essere seduto su una panchina che scotta e che con molta probabilità dalla gara di domenica a San Siro contro il Genoa dipende il suo futuro immediato in rossonero. Già, perché anche se le cose dovessero andare bene, c'è la netta impressione che l'idillio con la dirigenza del Diavolo non ci sia più e che al termine della stagione le strade si divideranno comunque. Anche se nel calcio non si può mai sapere, perché il vento può girare all'improvviso e soffiare di nuovo in poppa rimettendo in navigazione anche chi sembrava destinato alla deriva. Intanto però le parole di Mirabelli suonano come un ultimatum. “Siamo tutti giudicati dai risultati – dice il dirigente – è il rischio del nostro lavoro. Ognuno di noi ha un tempo. Abbiamo fatto vedere buone cose in alcuni momenti, ma in altri non ci siamo presentati, come a Genova con la Samp e nel primo tempo contro l'Inter, oppure siamo usciti dal campo al 70' come contro la Roma”. Accuse dirette alle quali Montella reagisce così. “La costruzione di una squadra passa attraverso tanti step – chiarisce l'ex-Aeroplanino – diversi giocatori non hanno mai indossato una maglia importante come quella del Milan. Chiedo a tutti, anche ai tifosi, di starci vicino. So che bisogna lavorare duramente, solo così possiamo cambiare il trend di risultati negativi”. Ma quali sono i problemi? Innanzitutto aver acquistato molti giocatori “titolari”. Una squadra ha bisogno di tempo per amalgamarsi, tante star insieme non garantiscono successi immediati. E poi l'insufficiente rendimento personale di alcuni giocatori chiamati invece per trainare il gruppo. Primo tra tutti Bonucci. Il cambio del colore delle righe della maglia lo ha trasformato, tanto che da idolo al suo arrivo (con assegnazione della fascia di capitano) è finito ora nel mirino della Curva. Con lui sta affondando l'intera difesa, mal supportata dal centrocampo. L'assenza di un bomber di razza sta facendo il resto. Decimo in classifica e con la metà dei punti del Napoli capolista, per il Milan è tempo di reagire. O Montella pagherà per tutti.

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