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Oggi l'Italia affronta l'Olanda nei quarti

Tiziano Carmellini
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Un cammino in crescita e un accesso ai quarti di finale arrivato contro la Croazia giocando solo i primi due quarti: poi, a qualificazione raggiunta le azzurre hanno tolto il piede dall'acceleratore e conquistato un 3-2 che non rispecchia per nulla le qualità viste in campo. Ma oggi c'è l'Olanda e le azzurre per andare avanti devono cambiare passo. «L'Olanda è una squadra molto fisica, che se viene lasciata giocare palla in mano ti può far male». Così Davide Mazzanti, ct della Nazionale femminile di volley, alla vigilia del match Italia-Olanda, valida per l'accesso alla semifinale degli Europei in corso a Baku. L'Italia si presenta alla sfida dopo aver chiuso il girone B imbattuta, grazie ai tre successi consecutivi contro Georgia, Bielorussia e Croazia. Dall'altra parte della rete, invece, l'Olanda è dovuta passare per gli spareggi (3-0 alla Croazia), dopo esser stata sconfitta nella Pool D dalla Serbia. L'Italia, nonostante le tre vittorie, nell'Europeo non hanno fatto vedere ancora il miglior gioco e per questo, come sottolineato dal ct Mazzanti e dalle ragazze, con l'Olanda servirà un cambio di marcia. Neanche per la squadra Oranje è stato un torneo sin qui facile, contrassegnato da alti e bassi, causati anche dall'assenza di Robin de Kruijf che domani, però, dovrebbe essere della partita. Agli Europei l'ultima sfida risale all'edizione 2015, quando le olandesi ad Apeldoorn batterono 3-0 (25-15, 25-18, 25-22) l'Italia nella fase a gironi. «Ci aspettavamo di trovare nei quarti di finale l'Olanda e la gara di ieri non ha fatto altro che dimostrare tutte le loro qualità», ha spiegato Mazzanti. «Hanno un buonissimo cambio palla e una fase break molto ben organizzata. Noi dovremo cercare di arginare il loro cambio palla in alcune situazioni tattiche e poi sicuramente migliorare il nostro, rispetto alle prime partite». «Mi aspetto un'Italia diversa da quella del girone, prima di tutto perché è un match da dentro o fuori e poi perché le qualità dell'Olanda ci obbligano a salire di livello. Credo che i tre giorni a disposizione siano stati molto importanti per recuperare le energie e non parlo tanto di quelle fisiche, ma soprattutto di quelle mentali», ha proseguito. «Sarà importante tenerle il più possibile con la palla staccata da rete, perché in quel caso perdono un pò della loro incisività. Dovremo, inoltre, lavorare molto bene nel fondamentale muro-difesa. Sopra ogni cosa, però, determinante sarà scendere in campo con la nostra identità di gioco: è il fattore chiave che ci ha permesso di toglierci belle soddisfazioni e non ne possiamo fare assolutamente a meno», ha concluso il ct. 

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