Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Calcio, Ventura rinnova con la Nazionale fino al 2020

Gian Piero Ventura

Katia Perrini
  • a
  • a
  • a

Gian Piero Ventura resterà sulla panchina azzurra fino al 2020. L'annuncio ufficiale è stato dato oggi dal presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, nel corso di una conferenza stampa convocata presso la sede federale di Roma. «La prossima partita (quella con la Spagna del 2 settembre al Santiago Bernabeu di Madrid) è di importanza notevole, anche se non è la fine del mondo. Questo appuntamento, però, ci serve per offrire il nostro riconoscimento al commissario tecnico Ventura per la proroga del contratto fino al 2020. Ha portato avanti un rinnovamento culturale e generazionale, sviluppando un rapporto con le società visitandole in maniera costante». Ventura, 69 anni, aveva esordito sulla panchina della Nazionale il 1 settembre 2016. Un ciclo complessivo di 4 anni, nel corso del quale l'ex allenatore del Torino si augura di poter applicare una vera programmazione. «Questa fiducia mi dà un ulteriore stimolo per realizzare qualcosa di importante, dato che abbiamo iniziato un cambio generazionale che dev'essere ancora completato. La Nazionale ha 3 obiettivi: qualificarsi per i Mondiali, essere la sorpresa in Russia ed essere fra i favoriti per l'Europeo 2020». L'Italia, nella corsa delle qualificazioni ai Mondiali del 2018, è attualmente al comando del girone G insieme alla Spagna, che affronterà al Santiago Bernabeu in una sfida decisiva dopo l'1-1 dell'andata.  I giovani, come più volte sottolineato da Tavecchio e Ventura, saranno al centro di questo percorso, sia tramite gli stage che con gli esordi in prima squadra. "Non so se gli stage saranno di più in questa stagione. Sono stati fondamentali - ha detto il commissario tecnico - perché avevano una finalità ben precisa: prendere per mano tutti i giovani di grande potenzialità, senza l'obbligo di risposte immediate. C'è la possibilità di fare molto meglio, ma non sono sicuro che dipenda solo dalla quantità di stage. L'ultimo della scorsa stagione, ad esempio, l'ho abolito per andare incontro ai presidenti che erano stati molto gentili nei miei confronti. Il problema non è quanti ne facciamo, ma come li facciamo«. Nel corso della conferenza Ventura ha più volte parlato di »gratificazione« per »aver riscattato il senso di appartenenza« alla maglia azzurra. "Andare ai Mondiali e basta non serve a niente, bisogna ritagliarsi uno spazio da protagonisti. Così dimostreremo di aver costruito qualcosa di importante. Possiamo usare la parola programmazione con concretezza", ha specificato l'ex allenatore del Torino. Commentando i trasferimenti dei giovani azzurri, Ventura ha espresso la sua preoccupazione affinché questi possano dimostrare il percorso di crescita: "Bernardeschi è andato in una squadra veramente ricca di giocatori in fase offensiva, mi auguro che avrà il maggior spazio possibile. Pellegrini alla Roma, invece, entra a far parte di un centrocampo abbastanza folto. Il senso è quello di giocare per dimostrare chi sei e per ciò che vuoi diventare". Il Ct azzurro si è invece detto »sorpreso« dalle dichiarazioni di Jorginho del Napoli, che aveva espresso i suoi dubbi sui metodi di convocazione: "Gli faccio i miei complimenti per tutto quello che ha fatto. Il suo ruolo è quello di metodista ed è un ruolo che al momento non c'è. Se ci sarà un ruolo da metodista, verrà preso in considerazione". Tavecchio, invece, non ha voluto commentare il gesto di Renzo Ulivieri, vice-presidente Figc, che ha mostrato il dito medio davanti al palazzo del presidente Usa Donald Trump: "Ognuno ha le proprie convinzioni personali, non commento". Il rinnovo di Ventura s'inserisce in un contesto di rinnovamento e di abbassamento dell'età media dei convocati, con una maggiore coesione e un tentativo di standardizzazione del modello di gioco azzurro. 

Dai blog