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Tris di Ronaldo, Atletico ko. Il Real "vede" la finale e aspetta la Juve

Davide Di Santo
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Un'altra tripletta, stavolta senza "ombre", e Cristiano Ronaldo trascina il Real Madrid a un soffio dalla seconda finale consecutiva. Servirà un miracolo, più che un'impresa, all'Atletico Madrid per sfatare il tabù-derby, ma al di là delle prodezze del portoghese - a quota 103 gol in Champions League - la sfida del Bernabeu lascia pochi dubbi sulla superiorità - tecnica, tattica, mentale - del Real sull'Atletico, una superiorità per larghi tratti persino imbarazzante. C'è da chiedersi dove sia finito il "cholismo": l'Atletico di questa sera non ha avuto né cuore né gambe. Eppure parte spavaldo l'Atletico, col consueto 4-4-2 e l'attacco Gameiro-Griezmann (Torres parte dalla panchina), ma è del Real la prima grande occasione: bella la triangolazione Carvajal-Isco-Carvajal (l'ex Malaga è il sostituto dell'infortunato Bale), il terzino calcia e Oblak respinge (male) addosso a Benzema, la cui deviazione sottomisura viene salvata in angolo dal portiere sloveno. In realtà è solo il preludio al vantaggio blanco: Ronaldo (che sul precedente cross era in fuorigioco, giudicato passivo) brucia Savic sullo stacco e trasforma l'invito di Casemiro nell'1-0. Nella bolgia del Bernabeu Varane obbliga Oblak agli straordinari, ma l'Atletico finalmente reagisce ed è soltanto un'uscita strepitosa di Keylor Navas a evitare il pari di Gameiro. Splendido derby: il diagonale di Modric si spegne fuori di poco, come la spettacolare rovesciata tentata da Benzema. Zidane perde Carvajal per infortunio, tocca a Nacho, mentre Simeone capisce che è il momento di scuotere i suoi: dentro Fernando Torres e Gaitan, bocciati Gameiro e Saul. Ritmi meno forsennati, Isco rischia il rosso (già ammonito, entra duro su Koke) ma Atkinson lo grazia e Zidane lo toglie (68', dentro Asensio). Al 73' il Real sfonda di nuovo: da Asensio a Benzema fino a Ronaldo, fortunato nel rimpallo con Filipe Luis, implacabile davanti a Oblak, destro sotto la traversa e 2-0 che indirizza la semifinale. Non è finita: perchè Lucas Vazquez slalomeggia tra le statuine della difesa dell'Atletico e regala un cioccolatino che Ronaldo scarta con la consueta golosità sotto porta. Sono tre, come contro il Bayern Monaco. Ma lì due erano in fuorigioco. Zidane strapazza Simeone e si sente già in volo per Cardiff. A meno che non accada l'imponderabile.

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