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Federer nella leggenda, Nadal ko

Davide Di Santo
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Lacrime, gioia, sudore, classe, cuore, passione. È stato questo e molto altro la finale degli Australian Open tra Roger Federer e Rafa Nadal, ultimo atto dell'eterna rivalità che ha diviso il mondo del tennis (e non solo) negli anni 2000. A spuntarla, dopo 3 ore e 38 minuti di gioco in una partita che - considerando i due sfidanti - non poteva che finire al quinto set, è stato il campione svizzero, che ha 'vendicato' la sconfitta incassata a Melbourne nel 2009, conquistando il 18° titolo in uno Slam a distanza di quasi cinque anni dall'ultimo trionfo di Wimbledon, lì dove Roger è di casa, nel 2012. Un successo alla vigilia sicuramente inatteso, quello del campione di Basilea, ma che ha iniziato a prendere lentamente forma turno dopo turno, soprattutto dopo le eliminazioni shock del numero 1 Murray e del numero 2 Djokovic. Dopo aver estromesso Nishikori agli ottavi al quinto set ed essersi sbarazzato ai quarti di Mischa Zverev, giustiziere di Murray, Federer ha vinto anche il derby svizzero contro Wawrinka, nuovamente al quinto set, centrando la finale. A qual punto è sembrato quasi scontato che dall'altra parte del tabellone il destino riservasse allo svizzero l'eterno rivale, Rafa Nadal, anche lui al rientro in circuito dopo un lungo stop per problemi fisici. Il "redivivo" spagnolo poteva vantare uno score invidiabile contro lo svizzero (6-2 nelle finali, 23-11 il bilancio complessivo in favore dello spagnolo) ma questa volta si è dovuto arrendere con il punteggio di 6-4, 3-6, 6-1, 3-6, 6-3 al cospetto di King Roger, che non batteva il mancino di Manacor in un Major da Wimbledon 2007. Nella cerimonia di premiazione non c'è rivalsa tuttavia nelle parole del vincitore, anzi. "Quando ci siamo visti alla tua accademia 4-5 mesi fa non avremmo mai pensato di poter essere in finale, sono felice per te - ha ammesso Federer rivolgendosi a Nadal - Mi andava anche di perdere oggi da te. Il tennis è uno sport difficile, non c'è il pareggio. Oggi avrei accettato volentieri anche quello". Gli fa eco lo spagnolo, che ha riconosciuto la superiorità dell'avversario. "Sono state due settimane difficili, ho avuto dei momenti difficili, era dura non poter competere al meglio. Ho lavorato duro per essere qui stasera, ho lottato tanto. Oggi è stata una bellissima partita, Roger ha meritato un po' più di me di vincerla", ha ammesso uno sfinito Rafa, intenzionato in ogni caso a "continuare a provarci, penso di essere di nuovo a un livello molto alto". Si gode il momento invece King Roger. "Ormai sono quasi 20 anni che mi diverto a Melbourne, e adesso anche la mia famiglia si diverte", ha concluso Federer ringraziando il pubblico della Rod Laver Arena. "Spero di rivedervi il prossimo anno, se non fosse così, è stato fantastico", ha aggiunto lo svizzero spaventando i suoi tifosi con l'accenno a un ipotetico ritiro.

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