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Rosberg trionfa in Giappone e vede il titolo, Ferrari giù dal podio

Nico  Rosberg

Silvia Sfregola
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Una vittoria che profuma di titolo. Con il successo nel Gp del Giappone di F1 Nico Rosberg non solo trova il suo primo acuto a Suzuka, ma allunga nel Mondiale su Lewis Hamilton, autore di una partenza disastrosa e finito terzo dopo una buona seconda parte di gara. Ora per il tedesco della Mercedes i punti di vantaggio sul compagno di scuderia sono 33 a quattro gare dal termine. Secondo al traguardo il baby Max Verstappen su Red Bull, mentre le Ferrari, nonostante una macchina competitiva, finiscono fuori dal podio. Sebastian Vettel alla fine è quarto per una strategia forse rivedibile del Cavallino, con il compagno di squadra Kimi Raikkonen quinto, pagando anche la penalizzazione in griglia di 5 posizioni per la sostituzione del cambio. Solo sesta l'altra Red Bull di Daniel Ricciardo, vittorioso in Malesia. La gara Pronti vita e Hamilton si 'piantà, trovandosi 8/o alla fine del primo giro, mentre Rosberg comanda subito su Vestappen e Perez. Vettel è scatenato e infila Ricciardo, mentre al 12/o giro i big decidono per il pit stop con le gomme dure. Al 27° giro Raikkonen, ieri molto veloce in qualifica, è il primo a fare la seconda sosta, seguito a stretto giro di posta da Verstappen e Rosberg. Vettel viene penalizzato dalle scelte del muretto: il tedesco è l'ultimo a rientrare ai box per la seconda sosta per fare l'ultimo assalto con le gomme soft. Ma Hamilton gli passa davanti e non c'è più tempo per recuperare. Nel finale Verstappen regge gli assalti di Hamilton, ma il team Mercedes può festeggiare alla grande con il titolo costruttori, il terzo di fila. A fine gara Rosberg, al nono successo stagionale, è entusiasta: "È stato un fantastico weekend, sin dal primo momento: è stato speciale vincere su questa pista leggendaria. Mondiale? Mi sono concentrato sulla gara, con Lewis sarà sempre una lotta e lui le proverà tutte, devo continuare così. Provo a non pensare troppo al Mondiale, continuo su questa linea mentale". E se anche Hamilton ammette l'avversità di agguantare il compagno ("Difficile recuperare, è un margine comodo per Nico"), anche Niki Lauda, presidente non esecutivo Mercedes, elimina il campione del mondo in carica: "Credo che 33 punti siano molti di distacco soprattutto quando hai la stessa macchina, per me è impossibile che recuperi nel Mondiale". Rosse deluse Rammarico invece in casa Ferrari, che nelle ultime otto gare è salita sul podio solo a Monza. "Mi sarebbe piaciuto essere sul podio, abbiamo lottato per il secondo posto a lungo, poi abbiamo deciso di andare più lunghi, speravamo che le gomme soft durassero di più. È una gara che dobbiamo accettare, parlando con il muretto mi sembrava la strategia giusta", spiega Vettel, che poteva tranquillamente salire sul podio. Gli fa eco il compagno Raikkonen: "Sono deluso, se potevo correre davanti sarebbe stato meglio, ma non posso farci nulla, c'è stata tanta sfortuna. Se avessimo potuto correre davanti avremmo potuto sfruttare meglio la nostra velocità, ma non è stata una situazione ideale". A Suzuka deludono infine le Honda sul circuito amico: solo 16/o Alonso, 18/o Button. Tra due settimane si vola in Texas su una pista molto diversa dal Giappone, ma l'obiettivo per il 'samuraì Rosberg è già chiaro: finire davanti ad Hamilton dopo l'ipoteca sul Mondiale di oggi. In attesa del primo acuto stagionale delle Rosse.

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