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Juve col fiatone frenata a Parma

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DomenicoLatagliata Il 2013 della Juventus per il momento non è granché, almeno a livello di risultati in campionato: dopo l'inatteso ko casalingo di domenica scorsa contro la Sampdoria, ieri è arrivato il pareggio in quel di Parma. Punizione vincente di Pirlo – deviata in maniera decisiva dal povero Biabiany - e replica di Sansone su terribile buco di Caceres. Risultato: la Lazio e il Napoli si sono avvicinate ancor più, così come l'Inter che potrebbe avere smesso di gettare punti alle ortiche. Aveva insomma ragione Conte a tenere alta l'attenzione e a parlare di «un mese e mezzo terribile»: un po' la difficoltà dei vari impegni, un po' le precarie condizioni fisiche di alcuni dei suoi giocatori (Chiellini e Marchisio ko, Vucinic a mezzo servizio) unite ad assenze per altri motivi (Asamoah in Coppa d'Africa) hanno determinato questa doppia frenata che ha rivitalizzato il campionato. Sabato prossimo, in casa contro un'Udinese che ha ripreso a marciare alla grande (battute in serie Inter e Fiorentina), altra controprova che diventa per certi versi fondamentale anche alla luce dell'imminente andata della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio. La prima mezz'ora è tutta del Parma, che mette in difficoltà la Juve giocando anche lei con il 3-5-2 e su ritmi alti. Belfodil pare indemoniato ma Buffon gli dice no, poi è Lichtsteiner a respingere davanti alla sua porta una conclusione pericolosa. Conte è come minimo infastidito dalla prova dei suoi, Pogba è il primo a dargli ascolto seguito da Quagliarella. In un modo o nell'altro la Signora si scuote e a fine primo tempo pare padrona della situazione. Così, a inizio ripresa, è Pirlo a dire la sua: punizione deviata da Biabiany, Mirante spiazzato e per il numero 21 si tratta del quinto gol stagionale e dell'ottavo personale al Parma. La squadra di Donadoni accusa il colpo, Quagliarella prova un gol dei suoi da metà campo e poi esce per lasciare spazio a Vucinic. Dall'altro lato entra Sansone per uno spaesato Amauri: sarà la mossa decisiva perché, sfruttando un buco di Caceres, il neo entrato batte Buffon in uscita trasformando in gol un lancio perfetto di Paletta. «Io sono soddisfatto, perché avremmo meritato di vincere su un campo ancora imbattuto – ha detto Conte - Il campionato non è mai stato chiuso perché, al di là di certi discorsi, in Italia ci sono ottime squadre e nessuno regala nulla. Abbiamo preso un gol particolare, direi per colpa mia: ho chiamato il velo a Vucinic, ma Paletta è stato bravissimo a intercettare il pallone e a lanciare verso Sansone». Poi un cenno al mercato? «Soldi per il top player non ce ne sono - chiude il tecnico - Immobile o Gabbiadini? Per il momento non arriva nessuno». «I ragazzi sono stati veramente bravi, perché nel primo tempo abbiamo avuto 2-3 occasioni mentre abbiamo concesso qualche tiro di troppo da fuori area - ha detto l'allenatore del Parma Donadoni - È l'ennesimo risultato recuperato, i ragazzi hanno disputato una partita strepitosa». E a chi gli chiedeva di un possibile approdo sulla panchina del Milan ha risposto: «Saremmo bugiardi se dicessimo che le grandi squadre non siano l'ambizione di tutti. Ma il mio percorso è Parma, ho appena firmato un contratto fino al 2015 e voglio onorarlo. Se le cose cambieranno lo vedremo».

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