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Lega Calcio niente presidente

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Dopoil fallimento dello scorso 20 dicembre, le venti società di serie A non hanno trovato l'atteso accordo sul nome del nuovo presidente di Lega. A Milano Andrea Abodi – sostenuto dall'asse Juventus-Inter-Roma – si è fermato a quota 8 voti, un passo indietro rispetto all'ultima Assemblea quando l'ex presidente della serie B aveva raccolto 11 preferenze. Lo sfidante Ezio Maria Simonelli, appoggiato invece da Milan e Lazio, ha visto confermati i 6 voti ottenuti a dicembre, comunque molto distante dal quorum necessario per l'elezione, fissato a quota 14. Un esito sconfortante, un clima arroventato e ben sei club ancora indecisi. «Ma io non sono deluso – ha spiegato Abodi – rimango felice anche perché non mi sono candidato, ma sono stato candidato. Questa non è una sconfitta, il consenso è rimasto significativo, ma devo accettare il risultato. Io vorrei una Lega diversa, intraprendente e vicina alla gente, ma da parte dei club non c'è la volontà di fare un passo avanti. E allora io faccio un passo a lato». L'appuntamento è per la prossima settimana, sperando che il weekend porti consiglio. Nel frattempo, però, la Federcalcio confermerà il presidente Abete (candidato unico nelle elezioni in programma lunedì) e sceglierà il nuovo Consiglio federale, nel quale la Lega perderà il diritto di voto finché non troverà un presidente. «Eviteremo di convocare immediatamente il Consiglio – ha spiegato Abete – affinché l'Assemblea possa avere ancora qualche giorno per scegliere i propri rappresentanti». Per la Lega, però, il tempo sta per scadere. Dan. Pal.

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