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Tutto facile aspettando il vero esame di maturità

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Unprimo tempo amministrato con grande disinvoltura e sbloccato dal colpo di testa di Radu, Catania incapace di sviluppare la sua manovra, quasi occasionale il palo colpito da Izco. Momenti difficili, invece, in apertura di ripresa, quando i siciliani sfruttano qualche balbettio difensivo per creare pericoli, ma in contropiede la Lazio punge, soprattutto grazie alla felice vena di Floccari, che consente a Hernanes una doppia magia, la seconda a giochi virtualmente fatti. Si completa, nel lato più nobile del tabellone, la definizione della prima semifinale, Juventus e Milan a disputarsi l'ultima casella disponibile per puntare poi all'atto conclusivo. Non avrà, questo scontro, lo stesso fascino della sfida di campionato, a sua volta deprezzata dal corposo gap in classifica tra la capolista e una specie di vecchia gloria lanciata in un'ardua rincorsa all'Europa. Sarà difficile per il Milan perseguire l'altro cammino, quello che propone un ostacolo teoricamente invalicabile come il Barcellona. Mentre la Juve si lecca le ferite e Conte pretende immediato riscatto dopo il passo falso con la Samp, con limitato turnover, in casa milanista l'attenzione è dedicata ad altri scenari. Partito Pato, Abate vicino a Spalletti, ma almeno trattenuto Robinho, saudade smaltita in tempi brevi, le operazioni di mercato in entrata oscillano tra utopie e qualche rattoppo di quelli che non cambiano la vita. Drogba sembra un sogno proibito, Balotelli si è guadagnato, dal Papi padrone, la definizione di «mela marcia». Avrà pensato, Supermario, che se Berlusconi avesse usato lo stesso metro nei confronti della schiera di indagati del suo partito, sarebbe diventato come Fausto Coppi, un uomo solo al comando. Allegri vorrebbe sbattersi la testa contro il muro, ma ormai ha dovuto adeguarsi al sorriso di circostanza con il quale incassa le ricorrenti affermazioni del principale, Galliani costretto allo sgradito ruolo di cuscinetto. Accantonate le facile ironie, potrebbe risultare divertente, questo quarto di finale che non potrà contare sui consueti spalti gremiti, le imposizioni della crisi non ammettono eccezioni per il calcio.

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