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di Tiziano Carmellini Anno nuovo, vita nuova! Soprattutto se l'avvento del nuovo anno coincide con la fine di un mandato presidenziale alla guida dello sport italiano, lungo quasi tre lustri.

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Acontendersi la sua successione tre uomini: l'attuale Segretario generale del Coni Raffaele Pagnozzi, il numero uno del Circolo Canottieri Aniene Giovanni Malagò e il presidente della federcricket Simone Gambino. Questi ultimi due hanno già presentato la loro candidatura alla poltrona del Coni, Pagnozzi aspetta gli ultimi giorni per poter continuare a svolgere il suo ruolo: ma la sua candidatura è scontata e dovrà essere presentata ufficialmente entro il termine ultimo del 30 gennaio alle ore 14. Inutile dire come, senza nulla togliere alla candidatura di Gambino, appare quantomai una lotta a due. Da una parte Pagnozzi che punta sulla continuità e fa del lavoro svolto assieme a Petrucci uno dei suoi punti di forza, dall'altra Malagò che non nasconde la volontà di cambiare molto nel sistema sportivo italiano. Ad eleggere il nuovo presidente sarà il Consiglio Nazionale composto normalmente da 77 persone ma che questa volta saranno «solo» 76 perché Petrucci, il giorno del voto (ossia il prossimo 19 febbraio) sarà già presidente della federbasket e lascerà quindi il ruolo di numero uno del Coni e «rinuncerà» così a un voto. Hanno diritto al voto i tre membri del Cio, i 44 presidenti delle federazioni sportive, il comitato paralimpico, una rappresentanza di atleti, tecnici e discipline sportive ed Enti di promozione, oltre ai delegati provinciali e i presidenti regionali del Coni. Il nuovo numero uno verrà eletto, nella prima votazione, a maggioranza assoluta degli aventi diritto e, nella seconda e nella terza votazione, a maggioranza assoluta dei presenti. Dalla quarta votazione è eletto il candidato che riporta il maggior numero di voti.

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