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Lo stadio amico è l'arma in più dei biancocelesti

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Mala zona privilegiata potrebbe avere uno scossone già da questa sera, quando all'Olimpico andrà in scena la sfida tra la seconda e la quarta. La Lazio ritrova il palcoscenico più amato, il prato di casa, che ha finora prodotto diciannove dei trenta punti che stanno tenendo i romani in invidiabile posizione. Sarà anche vero che l'Inter ha collezionato risultati prestigiosi quasi esclusivamente in trasferta, però stavolta l'impegno dei milanesi è severo: in caso di sconfitta, la Lazio si porterebbe a un solo punto di distacco, in rampa di lancio per la rincorsa alla Champions, per ora miglior traguardo perseguibile, una volta assegnata alla Juventus una chiara preferenza per lo scudetto. Petkovic ha pochi dubbi di formazione, quelli legati alla disponibilità di Konko, in assenza del quale non è da escludere una difesa a tre. Pregio e limite di una formazione che ha tante certezze, ma anche seconde linee non tutte all'altezza dei titolari. L'Inter potrebbe presentare il tridente offensivo, con Palacio a tenere compagnia a Milito e Cassano. Neanche convocato Sneijder, il tecnico sostiene che nell'Inter non ci sono intoccabili, ma se parla di scelta tecnica non convince neanche se stesso. Tra i pali Handanovic, che la Lazio aveva lasciato partire sei anni fa, dopo averlo utilizzato con il contagocce, strano destino. Domenica tranquilla per le più ambiziose, Milan e Fiorentina in casa, favorite nette su Pescara e Siena, qualche impaccio in più per il Napoli contro il Bologna. La sola a viaggiare è la Roma, attesa dal Chievo: come sempre dovrà essere artefice del proprio destino, per proseguire la rincorsa.

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