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De Rossi, Chiellini e Abate tre recuperi possibili

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Parolee musica di Andrea Pirlo cuore pulsante di questa Italia che ha acquisito fiducia con il passare delle partite e dopo il successo ai rigori contro l'Inghilterra sa di poter dire la sua anche contro la temutissima Germania. «Ci siamo resi conto da subito - racconta Pirlo - che potevamo far bene, lo spirito e la voglia erano quelli giusti e lo stiamo dimostrando partita dopo partita. Ora siamo fra le prime quattro ma non abbiamo ancora fatto niente, l'obiettivo è arrivare fino in fondo». A due giorni dalla semifinale che può valere la vita (per Pirlo sarà sicuramente l'ultimo Europeo in carriera), il centrocampista azzurro punta tutto sull'Italia ma avverte i suoi dei pericoli che «questa»Germania può creare anche in considerazione della grande voglia di riscatto degli uomini di Loew. «Possiamo arrivare in finale ma attenzione perché la Germania rispetto all'Inghilterra è una squadra che gioca e che può crearci dei problemi. Dobbiamo farci trovare pronti, perché siamo venuti qui per vincere l'Europeo. Anche loro?E allora vinca il migliore». Ma sa benissimo, lui come tutto il resto del gruppo azzurro, quanto i tedeschi temano la sfida contro l'Italia che già in passato li ha «castigati» in gare decisive di manifestazioni ufficiali. Il ko casalingo del 6 luglio a Dortmund, che costò l'eliminazione al mondiale di casa, brucia ancora sulla pelle della Germania intera. «Hanno ha paura di noi, visti i precedenti temono possa ripetersi quello che è già successo». C'è da dire che questa Germania è tutt'altra roba rispetto a quella che eliminammo al mondiale del 2006 che ci vide poi trionfare nella mitica finale di Berlino contro la Francia. «È più o meno la stessa situazione - continua Pirlo - anche se lì giocavano in casa e c'era un popolo intorno a loro. La Germania viene da un lustro di altissimo livello, sono ancora qui in semifinale e veramente forti. Dimostrano di essere sempre fino alla fine, hanno la mentalità giusta e giocatori forti: complimenti. Io uomo copertina in Germania? Fa piacere, è la conferma che anche loro non sono così convinti di potercerla fare. Sanno che l'Italia fa paura e noi siamo convinti di poter fare bene». Per compiere l'impresa però l'Italia dovrà cambiare registro nella fase offensiva: tutte quelle occasioni sbagliate contro l'Inghilterra con la Germania potrebbero essere letali: i tedeschi sono molto più concreti e soprattutto, rispetto alla squadra di Hodgson, gioca al calcio. «Bisogna fare gol» è l'antitodo di Pirlo che sta molto attento a non sottovalutare i rivali di domani. «Prima di tutto bisogna creare le occasioni, ma è già significativo avere il possesso palla e cercare di creare occasioni da gol. Hanno tantissimi campioni ma Ozil è il fulcro del loro gioco, come anche del Real Madrid. È un grandissimo campione e sicuramente dovremo stare attenti». Legnata alla Uefa sui due giorni in meno di riposo: Pirlo sposa la linea-Prandelli. «Due giorni in meno sono tanti, in una fase così importante di un Europeo sarebbe giusto riequilibrare gironi e partite per far sì che le squadre arrivino tutte con le stesse difficoltà». E non risparmia il portiere inglese Hart «umiliato» con quel cucchiaio che ha fatto rapidamente il giro del mondo. «Mi sembrava molto sicuro di se anche negli atteggiamenti e bisognava fargli abbassare un po' le penne. Ma non era follia, in quel momento era giusto così e i complimenti dei miei colleghi sono stati la cosa più bella. Totti? Fa piacere ricevere i complimenti da un amico e compagno come è stato lui». Chiusura su capitan Buffon uno di quelli che, nonostante l'irritazione con media e istituzioni per il caso-scommesse, all'Italia aveva creduto fin dall'inizio. «Gigi è un campione - chiude Pirlo - sta dando grande sicurezza al gruppo ed è anche il capitano quindi si sente di poter dire qualcosa in più e spronare i più giovani. Prima dei rigori ci ha detto di crederci e che meritavamo di andare avanti. Dobbiamo ringraziarlo perché il suo discorso ci ha dato tranquillità e carica. E alla fine ha avuto ragione lui». Resta un ultimo passo prima di poter provare a fare l'ennesimo colpaccio. Ma prima di poter sognare la finale dell'Europeo, c'è da affrontare la pratica tedesca: e stavolta spread e inflazione non faranno la differenza: conterà solo il calcio... e il cuore!

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