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Balotelli-Rooney Sfida tra bad boys

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Domenica Italia-Inghilterra è anche la sfida dei «ragazzi cattivi» Gli inglesi provocano Mario: è svogliato ma per noi è un pericolo

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L'Inghilterracontro Italia è anche la sfida tra i due «bad boys», i campioni più attesi, Wayne Rooney contro Mario Balotelli. Entrambi reduci dai gol che hanno garantito alle rispettive Nazionali di staccare il biglietto per i quarti di finale di Euro 2012. Scontate le due giornate di squalifica, «Wazza» è tornato in campo contro l'Ucraina firmando la rete della vittoria che ha regalato ai Tre Leoni il primo posto nel girone. Anche SuperMario, «un fenomeno» secondo il presidente del Coni Petrucci che domenica sarà in tribuna, si è finalmente sbloccato dopo due prestazioni di più ombre che luci: suo il gol della sicurezza contro l'Irlanda. Ecco allora che a tre giorni dalla sfida di Kiev sono loro due i protagonisti annunciati dei quarti di finale. «La battaglia dei cattivi ragazzi», il titolo del Sun. Due campioni ammirati per il loro indubbio talento ma anche perennemente inseguiti dalle preoccupazioni per il loro temperamento «fumantino». Perché se - come scrive il Sun - «un'intera nazione si augura che Rooney sappia gestire la sua indole furente», è altresì vero che Balotelli è accompagnato da analoghi timori perché «la sua petulanza è pari solo al talento». Domenica sera saranno in campo quattro giocatori del Manchester City, tre tra gli inglesi (Hart, Lescott e Milner) e, appunto, Balotelli. Il più temuto da Roy Hodgson, come confermato da Milner, suo compagno, che ne spiega la geniale imprevedibilità. «Ci sono due Mario - le parole del centrocampista inglese - uno che certe volte viene all'allenamento svogliato e con poca attenzione. E poi ce n'è un altro con tanta voglia e un talento speciale. Un campione che noi conosciamo bene. Potremmo un po' punzecchiarlo. Perchè è stato bello vederlo segnare all'Irlanda, ma penso che i nostri difensori sappiano come fermarlo». Proprio la difesa, guidata da un fin qui ottimo John Terry, è stato il punto di forza di un'Inghilterra, decisamente fortunata, all'inseguimento della sua prima semifinale dal 1996. E contro SuperMario, soprattutto Lescott può giocarsi la carta della conoscenza. «Joleon ha disputato un'ottima stagione con il City e ora si sta ripetendo in Nazionale - le parole di Milner - oviamente conosce Mario molto bene perché si allenano assieme tutti i giorni e saprà come arginarlo. Sappiamo che Mario ci creerà problemi, ha colpi improvvisi, è forte e molto intelligente in campo. È sicuramente una minaccia ma solo una delle tante», conclude il centrocampista del City. «Nessuno di noi lo provocherà per farlo arrabbiare», ha assicurato il portiere Hart. In casa azzurra, ovviamente, è Rooney il più temuto. «Loro - spiega Abate - hanno ritrovato un grande attaccante. Dalla nostra parte avremo un grande gruppo». Wayne contro Mario e non solo. L'altra sfida intrigante è a centrocampo, dove Gerrard incrocerà i tacchetti con il romanista De Rossi. «Davvero ha detto che sono il suo idolo? Anche lui - spiega l'inglese - è un fenomeno. Balotelli? Mi fa paura». Pure Rooney non scherza.

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