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«Servono soci o falliamo»

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InVeneto credevano di essere a pochi metri dall'approdo ma nella giornata di ieri l'imprenditore Zago, personaggio che avrebbe dovuto garantire l'anello forte del nuovo consorzio, s'è tirato indietro. «Abbiamo tempo fino al 30 giugno - ha chiosato laconicamente il vicepresidente Claudio, Coldebella - altrimenti il basket professionistico sparirà da Treviso». Sorte che potrebbe accomunare anche Roma. Claudio Toti ha infatti reso pubblica una lettera aperta che somiglia ad un ultimatum. Il patron, che già a gennaio aveva manifestato la volontà di lasciare, ha chiamato a raccolta la città per uno strenuo tentativo di salvataggio . «Ho fatto il primo atto per l'iscrizione della Squadra al Campionato - si legge nella nota - che dovrà essere perfezionata nei prossimi giorni. Ora non c'è più tempo per aspettare. Dopo aver chiesto un sostegno alla Amministrazione Comunale, per quanto concerne il Main Sponsor (se si andrà avanti ci sarà ancora Acea sulle maglie ndc) e la possibilità di tornare a giocare al PalaLottomatica, con una situazione che non gravi sui costi della Società, mi sono mosso alla ricerca di nuovi partner che per amore dello sport e della Città di Roma siano disponibili ad entrare sottoscrivendo un aumento di capitale che verrà interamente utilizzato per allestire la squadra nella prossima stagione. Ho avuto alcune risposte positive, purtroppo ad oggi ancora non in numero sufficiente a garantire un futuro». Se entro il 30 giugno non si manifesteranno imprenditori pronti ad affiancare o sostituire Toti, Roma perderà dopo il volley anche il basket di vertice.

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