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Rischiamo un altro biscotto come quello del 2004

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Nonbasta un bel primo tempo, tante occasioni e un solo gol, all'attivo, con la prodezza balistica di Pirlo. Il diavolo croato, che l'acqua benedetta del Trap non era riuscita a esorcizzare, non aveva un volto particolarmente arcigno. I mugugni di Buffon potevano essere riservati soltanto ai fumogeni dei tifosi croati, stupidi e fastidiosi. Nonostante il troppo molle avvio di ripresa, sembrava comunque che gli Azzurri potessero controllare l'offensiva dei rivali, poi l'imperdonabile errore di Chiellini, fino a quel momento bravissimo. Un salto fuori tempo sul cross dalla sinistra lungo e prevedibile, spalancata l'area piccola a Mandzukic, Buffon senza difesa. E così Prandelli è ancora al vano inseguimento di una vittoria che non vuole saperne di materializzarsi, lo stellone che aveva assistito con amore altri tecnici della Nazionale ha deciso uno sciopero ad oltranza. Pagati pesantemente gli errori nell'area avversaria, compreso quello di Marchisio che pure è stato, con Pirlo, il migliore dei nostri. Pagate anche le titubanze di Balotelli al momento di concludere, tutto sommato aveva fatto meglio Cassano, ma resta da spiegare l'atteggiamento troppo timido di quel secondo tempo, a compromettere quanto di buono era stato prodotto nella fase di avvio della partita. Adesso il passaggio del turno si complica parecchio, si respira aroma di dolcetti al forno, un'esperienza già vissuta in Portogallo. Come allora, un pareggio per 2-2 porterebbe spagnoli, vittoriosi sull'Eire secondo previsioni, e croati a braccetto ai quarti. Per l'Italia sarebbe inutile battere gli irlandesi, perfino di goleada, perché conta la classifica avulsa, dalla quale i verdi del Trap sarebbero eclusi. Risultato dunque inutile come la vittoria di allora sulla Bulgaria, firmata da Antonio Cassano. La Spagna non sembra squadra da compromessi, ma non lo sembravano neanche Svezia e Danimarca.

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