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LeBron porta Miami in finale

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Ora per l'anello sfida ai «ragazzini terribili» di Oklahoma

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Perchéin tanti pronosticavano San Antonio a giocare per l'anello ad Ovest ed invece i ragazzini terribili di Oklahoma hanno rovesciato, dopo lo 0-2 iniziale, il pronostico. E soprattutto perché dopo gara-5 ad Est, con Boston che s'è presentata sul parquet incrociato del Garden in vantaggio 3-2 per rendere non mantenuta l'ennesima promessa dell'opulenta di Miami, sembrava che i vecchi Big Three biancoverdi (Garnett, Pierce e Allen) potessero regalarsi l'ultima grande passerella della loro carriera. Ma non avevano fatto i conti con la voglia di vincere del prescelto, al secolo LeBron James, che ha preso per mano gli Heat proiettandoli alla bella casalinga che ha regalato alla franchigia della Florida la finalissima. Nella sfida decisiva infatti Miami ha scacciato via vecchi fantasmi per approdare ad una finalissima che ora potrebbe cambiare la storia di una squadra destinata a vincere da quando ha portato sotto i propri colori James, Bosh e Wade senza però riuscire mai nell'impresa. 101-88 il risultato finale per il gruppo allenato da Erik Spoelstra trascinati come già accaduto in gara- 6 proprio da LeBron James, uno che deve togliersi di dosso il vestito da perdente che, per colpe sue e del gruppo, s'è cucito addosso nelle ultime stagioni. Così il prescelto s'è preso lo sfizio di insaccare 31 punti e catturare 12 rimbalzi per cogliere la prima vittoria, dopo tre tentativi, della carriera in Gara 7. Decisivo anche Wade che di punti ne ha segnati 23 mentre Battier ha scritto a referto 12. In casa Celtics, tripla doppia da 22 punti, 14 assist e 10 rimbalzi per Rondo e 19 punti per Paul Pierce, ma non sono bastati e sulla scena di Boston oltre a scorrere i titoli di coda stagionali si palesa una ricostruzione di una squadra che sarà radicalmente cambiata. «Sono fiero di questi ragazzi - ha detto il coach di Boston, Doc River - hanno dato tutto, ma alla fine non ne avevano proprio più. Questo gruppo ha riscritto la definizione di squadra». Poi il tecnico, che a Boston ha regalato l'ultimo titolo, si è lasciato travolgere dalla commozione. «Lascio la ribalta a lui - dice indicando Rondo appena entrato in sala stampa - è un ragazzo meraviglioso». Lacrime anche per un grande campione. «È una sconfitta che lascia il segno - ha detto Ray Allen - ed ora non posso dire cosa mi riserva il futuro, ma vestire questa maglia è stato un privilegio» Ora però è tempo di finalissima. Si inizierà nella notte tra martedì e mercoledì, alle 3 italiane con una sfida che pende di pochissimo dalla parte di Oklahoma ma solo perché i Thunder, forti del piazzamento in regular season, avranno, in caso di anello assegnato in gara-7 il vantaggio del fattore campo. C'è da capire come la squadra allenata da Scott Brooks reagirà all'appuntamento con la storia ma c'è da credere che Durant, Westbrook e Harden non tremeranno di fronte a Miami. Il loro basket di squadra contro le grandissime individualità degli Heat. La palla a due sta per essere alzata. Per la finale meno attesa che ci si potesse aspettare.

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