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Il calcio tricolore tra processi, cinguettii e sfiga

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Lacatastrofe del calcioscommesse si arricchisce ogni giorno di particolari tragicomici, sui quali però c'è poco da ridere. Ma non è una mafia, quella dei manipolatori, lontani da ogni sospetto di omertà cinguettano davanti ai magistrati come canarini in amore pur di tornarsene a casa, un carcere più confortevole rispetto a quello che tocca ai morti di fame. La Nazionale in partenza per la Polonia ripropone invece l'ormai stucchevole romanzo giallo dei dieci piccoli indiani: dei quali, si sa, nessuno rimase. Allarme soft per i problemini muscolari di Buffon, sembra fuori pericolo, agonisticamente parlando, anche Balotelli che aveva accusato qualche fastidio. La difesa perde invece, dopo Criscito che può lamentarsi per il diverso trattamento ricevuto rispetto a Bonucci, Barzagli. Tornato in patria dopo un'infelice parentesi tedesca, il centrale juventino aveva vissuto una stagione superba, fino ad assicurarsi il primo posto del podio tra i difensori. Bene che vada, salterà le tre gare del turno eliminatorio, per come stanno le cose non è sicuro possa avere ulteriori possibilità. Si dovrebbe andare a ripescare il cagliaritano Astori, sottraendolo alle spiagge di Miami. Una sciagura che rende complicati i piani studiati dopo il naufragio di Zurigo, al possibile 3-5-2 verrebbe a mancare l'elemento più rappresentativo. Non è del tutto da trascurare l'ipotesi che il codice etico possa far riflettere sulla posizione di Bonucci, anch'egli «avvisato». Male che vada, ci rimane un dato consolatorio: questo 10 giugno, che cade di domenica, non potrà mai risultare più nefasto rispetto quello dell'entrata in guerra dell'Italia, nell'ormai lontanissimo 1940.

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