Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Lazo, la panchina è un rebus

Esplora:
L'allenatore della Lazio Edy Reja

  • a
  • a
  • a

Niente da fare, si lavora per risolvere il rebus panchina ma Lotito aspetta come è solito fare nei momenti delle scelte strategiche. Ascolta molti pareri, valuta l'umore della squadra e dei suoi collaboratori prima di scegliere a chi affidare la nuova Lazio. Che poi sarà un riedizione della vecchia visti anche i rinnovi di contratto di Brocchi, Biava, Bizzarri e Scaloni, però c'è la volontà di aspettare ancora qualche giorno prima di decidere. Il presidente biancoceleste vuole riflettere bene prima di mettere alla porta Reja col contratto in scadenza tra un mese anche perché in questi due anni e mezzo il bicchiere può essere considerato mezzo pieno. Salvezza sofferta ma miracolosa alla prima stagione, un quinto e un quarto posto con la Champions sfiorata in entrambe le occasioni. Certo alcune uscite estemporanee di Reja non sono piaciute, così come la gestione tecnica tra preparazione e infortuni a ripetizione non è stata troppo soddisfacente. E allora anche all'interno della Lazio soffia il vento del cambiamento con i candidati che saranno contattati nei prossimi giorni nel caso l'incontro con il vecchio Edy non partorisse la conferma ma solo un addio senza rimpianti. Ieri Reja era a Formello ma non c'è stato alcun contatto, tutto spostato a oggi pomeriggio quando Lotito saluterà squadra e tecnico prima della fine della stagione. Non sarà però un incontro risolutivo visto che i tempi si stanno allungando. La pista Zola si è un po' raffreddata ma la candidatura del tecnico sardo resta una delle più qualificate. Ad aver bloccato il suo arrivo sembrano le richieste molto (forse troppo per i gusti di Lotito) dettagliate come quelle di sbarcare a Roma con uno staff molto folto e addirittura un mental-coach. Ci sarebbe Mazzarri, una garanzia visti i risultati ottenuti negli ultimi anni. L'allenatore toscano ha sempre centrato obiettivi importanti con Livorno, Reggina, Sampdoria e Napoli ma chiede tantissimi soldi, circa 2,5 milioni per lui e per il suo staff. Lotito aspetta anche perché è ancora sotto contratto col Napoli e, solo dopo una rottura con De Laurentiis entrerebbe in gioco la Lazio. Poi c'è Roberto Di Matteo, cresciuto a Tor di Quinto durante i primi anni della gestione Cragnotti poi emigrato a Londra. Sta compiendo un piccolo miracolo calcistico col Chelsea portato alla conquista della FA Cup e alla finale di Champions League ma prima di sabato non potrà conoscere il suo futuro. Il primo contatto con la Lazio è stato positivo, la disponibilità c'è anche se l'eventuale conferma alla guida dei Blues gli impedirebbe di venire a Roma. Ultima ipotesi è quella legata a Gasperini che però non convince dopo aver fallito nell'Inter. Per ora l'unica certezza è che i tifosi dovranno attendere qualche giorno (se va bene) per conoscere il nome dell'allenatore della prossima stagione.

Dai blog