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L'addio di Luis Enrique: "Avventura difficile, ma non sono pentito"

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L'allenatore della Roma, Luis Enrique

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L'ultima conferenza di Luis Enrique a Trigoria comincia con quella che definisce "una piccola critica" alla stampa per come ha riportato il suo addio alla squadra due giorni fa: "E' stata una cosa bellissima, ho fatto un saluto in spagnolo per parlare col cuore ma tutte le frasi uscite sulla stampa sono false. Ho la registrazione e anche un foglio su cui c'è scritto cosa ho detto". Ha spiegato il tecnico dimissionario: "Per me è stato un grandissimo piacere allenare la Roma, ne sono orgoglioso non mi sono mai pentito, nemmeno nei giorni più brutti, e ce ne sono stati tanti". "La mia famiglia è molto felice di essere qui, ho dovuto convincerli perché erano convinti che sarei rimasto - ha continuato - è stata un'avventura difficile e bellissima, ho speso tutte le energie per arrivare a un bel risultato. Non è stata una stagione così brutta, anche se è giusto che un tecnico venga giudicato per i risultati: preferisco comunque una stagione così intensa a tre meno". IL RAPPORTO CON TOTTI Quelle fatte ieri a "Striscia la Notizia" alla consegna del Tapiro d'Oro, sono state solo battute. Perché con Francesco Totti, assicura il tecnico dimissionario della Roma Luis Enrique, mai ci sono stati problemi. Al contrario. "Ho parlato tante volte di Francesco che quasi me ne sono innamorato, mia moglie è gelosa... - scherza il mister spagnolo - è stato un rapporto molto speciale, sin dall'inizio con lui ho avuto bellissime sensazioni e quando per la stampa tra noi c'era un litigio, gli dissi che non ce l'avevo con lui. Lo stimo come calciatore e persona, è stato un vero piacere con Francesco, che è un vero campione, come per tutti".

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