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Guidolin alla Guardiola: «Ho bisogno di riposo»

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Vediamocosa succederà, parlerò con i miei dirigenti. Non so se me lo posso permettere un altro anno così, con 50 partite: ho bisogno di staccare un po', non so se sarò già pronto all'inizio di luglio perché è troppo breve la pausa». Dichiarazioni choc di Francesco Guidolin al termine della gara che consegna l'Udinese ai preliminari di Champions League per il secondo anno consecutivo. «Non ho maturato ancora alcuna decisione - continua il tecnico - ma ho bisogno di staccare: vedremo». All'ipotesi di diventare direttore tecnico al fianco di un altro allenatore Guidolin si mostra molto possibilista: «Io sarei pronto per un'opzione del genere, ma adesso voglio parlare con i miei dirigenti prima di prendere qualsiasi decisione definitiva. Adesso devo rilassarmi, godermi questa grandissima soddisfazione, poi con la società faremo il punto della situazione». Una mossa che ricorda quelle recenti di Pep Guardiola e di Luis Enrique, e che segue le analoghe parole del capitano dei friulani Antonio Di Natale, indeciso se continuare a giocare dopo gli Europei di Polonia-Ucraina. Tante prese di posizione che fanno anche riflettere sul grado di stress che il calcio italiano riserva ai suoi protagonisti. Al di là delle riflessioni sul futuro, Guidolin rende comunque il giusto tributo alla sua squadra, capace di ripetersi ad altissimi livelli nonostante le tante partenze eccellenti, da Sanchez a Inler: «Sono molto felice perché abbiamo raggiunto un altro traguardo storico alla fine di un campionato lottato. Faccio i complimenti a tutti quelli che hanno combattuto con noi. Il merito di questo traguardo va tutto ai miei giocatori, che sono stati protagonisti di un'annata straordinaria, e alla società. Nessuno si aspettava che saremmo riusciti a restare nelle zone alte della classifica nonostante l'Europa League».

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