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E questo è solo l'inizio

Il centrocampista dell'Atalanta Cristiano Doni

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La prima attesa scossa di terremoto fa tremare il calcio italiano. Dopo l'antipasto servito la scorsa estate, la Procura della Federcalcio ha chiuso la seconda parte dell'inchiesta sportiva sul calcioscommesse con deferimenti da record che verranno recapitati oggi: 22 società e 61 persone fisiche saranno giudicate dalla giustizia sportiva su presunte combine riguardanti 33 partite, la maggior parte relative agli ultimi campionati di serie B. In attesa di ricevere le carte delle inchieste avviate dalle procure di Bari e Napoli, gli investigatori federali hanno concentrato l'attenzione sulla serie cadetta. Per questo motivo la maggior parte delle società rinviate a giudizio dal procuratore Stefano Palazzi militano tuttora in serie B, con alcune importanti eccezioni: tra i club deferiti ci saranno infatti Siena, Novara e Atalanta, squadre protagoniste quest'anno in serie A. La situazione dell'Atalanta non è semplice: già punita con sei punti di penalizzazione per il coinvolgimento dell'ex capitano Cristiano Doni nella combine della partita vinta 3-0 con il Piacenza (19 marzo 2011), la società orobica rischia ancora per le tentate manipolazioni delle gare con Ascoli (12 marzo 2011) e Padova (26 marzo 2011). Il Novara è finito sotto osservazione per la partita del 1° maggio 2011 contro il Siena, mentre il club toscano - in attesa delle audizioni del presidente Mezzaroma e dell'ex tecnico Antonio Conte - potrebbe venir coinvolta per i fatti relativi alle gare con Albinoleffe, Piacenza, Torino e Varese. I nomi di club e tesserati rinviati a giudizio diventeranno ufficiali questa mattina, ma alcune cose sono già chiare, a partire dall'entità del fenomeno. Tra i club a rischio deferimento ci sono Albinoleffe, Ascoli, Bari, Crotone, Empoli, Grosseto, Livorno, Modena, Padova, Pescara, Reggina, Sassuolo, Torino, Varese e Verona. E sotto osservazione sono finite anche alcune gare di Piacenza, Mantova, Cremonese, Frosinone e Rimini (Lega Pro), Salernitana e Ancona (serie D). Ma c'è grande attesa anche per conoscere i nomi dei 61 tesserati coinvolti: ci sono 52 calciatori in attività al momento delle rispettive contestazioni, due giocatori non in attività, tre tecnici e soprattutto quattro dirigenti o collaboratori di società. Nomi importanti, perché l'appurato coinvolgimento di rappresentanti dei club (ascoltati anche i dirigenti del Siena Perinetti e Faggiano) comporterebbe la responsabilità diretta delle squadre, con la pena minima della retrocessione. Il terremoto, dunque, è appena cominciato. Il processo di primo grado davanti alla Commissione disciplinare dovrebbe partire prima della fine del mese, poi ci sarà l'appello davanti alla Corte di giustizia federale. Ma il lavoro della Procura proseguirà anche sul fronte investigativo: una volta ricevute le carte da Napoli e Bari ( nuove sorprese potrebbero presto arrivare anche da Cremona), Palazzi programmerà altre audizioni e in estate (tra luglio e metà agosto) andrà in scena un terzo processo sportivo. E allora tremerà anche la serie A.

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