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Reja:troppi sprechi

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L'ariache si respira è quella della resa. Reja ci prova a dire che ci crede ancora, che «tutto può succedere, due punti sono pochi e il pari del Lecce a Torino dimostra che niente è scontato». Ma la realtà è diversa. I fischi dell'Olimpico raccontano la delusione per un sogno a lungo accarezzato ed ora svanito. Una rabbia sfociata poi in contestazione, quando a fine gara alcune decine di tifosi hanno costretto la polizia a «proteggere» il pullman dei biancocelesti. Non è ancora l'ora dei processi, ma delle recriminazioni sì. «Senza gli infortuni avremmo qualche punto in più - si lamenta il tecnico - purtroppo quando si gioca ogni tre giorni e non si hanno i ricambi alla fine qualcosa si paghi». Di certo, un Klose in più in questo finale di stagione, e in particolare contro il Siena, sarebbe servito. «La sua mancanza è evidente - conferma Reja - stavolta abbiamo disputato un'ottima partita, abbiamo creato una decina di palle gol, ma non siamo stati lucidi sottoporta. Quando si gioca così bene e poi si sbagliano tanti gol subentra anche un po' di scoramento. Ma questi giocatori ce la stanno mettendo davvero tutta nonostante stiano affrontando tantissime difficoltà. Anzi, mi dispiace molto per i fischi della curva, io personalmente applaudo i miei ragazzi». Domenica prossima si va a Bergamo per provare ad onorare il campionato, anche se Reja tiene viva la speranza di rigiocare la gara di Udine («c'è stato un errore tecnico, potrebbe succedere»). Contro l'Atalanta la Lazio avrà quattro squalificati: a Dias e Marchetti si sono aggiunti Ledesma e Biava. Si potrebbe rivedere in campo Lulic, probabilmente non Klose, che ieri si è allenato per la prima volta con i compagni a 40 giorni dall'infortunio: «Non credo ce la faccia - confessa Reja - forse lo riavremo per l'ultima con l'Inter». Alla vigilia della gara per la prima volta il tecnico aveva manifestato un po' di contrarietà per come era stato gestito il recupero del tedesco: «Mi piacerebbe poter spiegare qualcosa ai tifosi - aveva detto - perché di solito per infortuni simili ci vuole un mese». Tant'è, la Champions è quasi sicuramente andata ed è tempo di fare bilanci. Reja torna a parlare del mercato di gennaio: «Sono partiti alcuni giocatori importanti - accusa - e non sono stati rimpiazzati. Noi avevamo fatto un ottimo girone d'andata, poi però alcuni affari non si sono concretizzati ed è andata così». Segno una tregua finita in visto di un imminente divorzio? «È falso che sia legato al terzo posto - dice il tecnico - a fine campionato ci siederemo attorno a un tavolo e faremo un bilancio dell'operato. Se mi confermerei? Dovete chiederlo al presidente». Di fatto, la curva è tornata a contestarlo. Nella ripresa è comparso lo striscione: «Staff tecnico, accettiamo le vostre dimissioni». «Io le avevo date due volte - risponde sorridendo Reja - ma sono state accettate e quindi andiamo avanti».Ledesma, autore del gol del pareggio, sposa la linea del tecnico: «Il pareggio è poco per quello che ha fatto la squadra - dice l'argentino - tutti insieme ci abbiamo messo il cuore. Noi crediamo al terzo posto, ci crediamo dentro, non perché la matematica ce lo impone».

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