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Lazio sconfitta a Udine 2-0 e rissa nel finale

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Antonio Di Natale esulta dopo il secondo gol alla Lazio

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La lotta per il terzo posto è sempre più appassionante: nel posticipo della 35^ giornata l'Udinese batte la Lazio per 2-0 grazie a Di Natale e Pereyra agganciandola a 55 punti, quota che «appartiene» anche a Inter e Napoli. I friulani hanno meritato la vittoria contro una Lazio che, complice una serie impressionante di infortuni, non sa più vincere. Nel primo tempo l'Udinese tiene palla, la Lazio aspetta. Anche se saranno proprio i biancocelesti a confezionare l'occasione più importante, quando Handanovic con un guizzo salva su Rocchi (44'). Serata movimentata per Marchetti, sollecitato dalle conclusioni da lontano di Pinzi (due volte) e su un paio di cross (Basta e Pasquale). Reja non è fortunato: nel giro di pochi minuti perde anche Matuzalem e Biava per problemi fisici, dentro Cana e Diakitè. A inizio ripresa è Asamoah a cercare il gol impossibile, la Lazio tiene e allora Guidolin si gioca la carta Pereyra: Di Natale non indovina l'incrocio dei pali, anche Basta ci prova con l'esterno destro, ma Marchetti se la cava ancora. Nulla può il portiere biancoceleste quando, al 24', Di Natale si libera alla grande della marcatura di Dias e gira in rete il preciso cross dalla sinistra di Domizzi. Esultanza rabbiosa per il bomber bianconero, al 21' sigillo stagionale, rivolto alla tribuna, da dove era arrivato qualche brusio di troppo. Reja si gioca la carta Kozak (fuori Garrido), Di Natale viene ammonito per simulazione, prova il raddoppio col sinistro, quindi chiede il cambio per un problema fisico: tocca a Torje. La Lazio prova l'assalto finale ma non riesce a sfondare, e anzi prende il gol del 2-0 al 49' con Pereyra, che sfrutta un momento di smarrimento della difesa laziale, che sente un fischio che non è però quello di Bergonzi. Espulso Dias per proteste, finale tesissimo. L'Udinese si aggancia al treno del terzo posto: quattro squadre a 55 punti. FINALE CON RISSA IN CAMPO Finale Finale nel caos tra Udinese e Lazio. Si chiude con un parapiglia lo scontro diretto per il terzo posto: a tempo quasi scaduto Pereyra segna il 2-0 dei friulani con Marchetti fuori dalla porta, e si scatena il caos con spintoni e dirigenti quasi alle mani, per un fischio, non dell'arbitro, che ha indotto in errore i biancocelesti. L'arbitro Bergonzi ha provato a spiegare che non era stato lui a fischiare la fine della panchina, ma gli animi ormai si erano accesi. I laziali sono stati ingannati dal fischio, arrivato dalla tribuna, e convinti che la gara fosse terminata si erano fermati, mentre Pereyra andava a segnare la rete del definitivo 2-0 dei friulani. E qui è scattato il parapiglia con spintoni, Dias squalificato, Marchetti su tutte le furie e che ora rischia, il caos in campo con le panchine e i dirigenti venuti quasi alle mani.

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