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Contro la Juve è saga dell'ex

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Il tecnico della Roma Luis Enrique

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Storie di ex, amici per la pelle, vecchi nemici che hanno cambiato maglia e coincidenze. Questo Juve-Roma è fatto anche di cose del genere. Tanti incroci, grandi o piccoli, che non possono passare inosservati. Quelli più attesi, senza dubbio, riguardano Mirko Vucinic, al primo faccia a faccia con il suo recente passato, e Marco Borriello, che a giugno rischia di ritrovarsi sul gruppone della Roma. Due ex importanti, ma per la verità neanche tanto rimpianti, per merito di Osvaldo e Borini. Forse quello più rimpianto, paradossalmente, è il preparatore atletico Paolo Bertelli, scelto la scorsa estate da Conte per far correre la Juve dopo sei anni in giallorosso. Le sliding doors non finiscono qui: c'è un altro ex, romano di Albano e romanista, come Pepe e c'è un altro ex tifoso giallorosso come Storari, stavolta destinato alla panchina, che nelle ultime apparizioni contro la Roma si è camuffato da saracinesca. Poi, tanto per non farsi mancare niente, ci sono le coppie Totti-Del Piero e De Rossi-Pirlo di amici, colleghi e omologhi, c'è il più volte romanista mancato e amicone di Totti Buffon e c'è anche l'ex laziale Lichtsteiner che sente aria dei vecchi derby romani. Dati alla mano, però, è più la Juve ad avere dei globuli romanisti che la Roma ad avere qualcosa di juventino. L'unico ex bianconero, con la miseria di 5 presenze nel lontano 98/99, in giallorosso è Simone Perrotta. Un pò pochino, se confrontato con le 81 reti romaniste di Vucinic e Borriello. A Trigoria, intanto, Luis Enrique sfoglia la margherita per attacco e difesa (ieri, dopo giorni di De Rossi centrale, è stata riprovata la coppia Kjaer-Heinze) e nasconde la Roma. Il tecnico ha ordinato lo spegnimento delle telecamere di Roma Channel e l'allontamento dei corsisti della scuola allenatori di Coverciano presenti a Trigoria. Il bollettino di giornata parla comunque di un Cicinho assente perché impegnato a sposarsi (ieri il rito civile, lunedì quello religioso), Juan in Brasile, Gago con una fasciatura alla mano e Stekelenburg rimasto a casa con i postumi di un virus intestinale. Il portierone olandese già oggi dovrebbe essere a Trigoria. Tra i mille giocatori offerti alla Roma c'è addirittura un giapponese. Si chiama Hiroshi Kiyotake, ha 22 anni, fa il centrocampista nel Cerezo Osaka e nella nazionale Under 23, costa meno di due milioni e piace in Bundesliga.

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