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Maranello gioca in difesa In Bahrain sarà dura

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Velocità, trazione e traffico tradiscono le Ferrari Alonso: Mondiale aperto, ma dobbiamo crescere

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Lastrada per il Mondiale è lunga, ancor di più quella del lavoro a Maranello. Alonso scivola in classifica, da primo a terzo, con una lunghezza di vantaggio su Webber (37 a 36). E naturalmente due punti che lo spagnolo ha portato in dote alla Ferrari per il terzo posto della classifica costruttori. Nessun contributo da Massa, non sarà in crisi, per carità, ma possibile che anche quando i piloti sono uno attaccato all'altro in termini cronometrici, fino a Di Resta (14°), il brasiliano non sappia far niente di meglio del 13° posto? Si potrà pur dire che ha zero punti all'attivo dopo tre Gp? La Ferrari sostiene di aver pagato il traffico, partire più avanti è una buona idea per evitarlo. Ma a dire il vero, anche Vettel era imbottigliato, eppure ne è venuto fuori in maniera decorosa. Alonso non si abbatte perché aveva previsto tutto anche di dover «tirar fuori il coniglio dal cilindro»: «Sapevamo che sarebbe stato difficile. Siamo stati sempre nel traffico e quando si sta dietro le gomme si rovinano molto più facilmente. Avendo scelto di fare tre soste era chiaro che saremmo stati costretti a dei duelli ma con la velocità di punta che abbiamo si è rivelato praticamente impossibile sul rettilineo principale. Mi sono dovuto inventare dei sorpassi in altri punti del tracciato». Prossimo appuntamento domenica prossima in Bahrain: «Non sono ottimista perché quella è una pista dove trazione e velocità sono fondamentali, proprio le aree in cui siamo più carenti. Proveremo a limitare i danni». Poi un messaggio ai tifosi e agli ingegneri: «L'anno scorso ci abbiamo creduto fino a Spa e non c'è nessun motivo per non farlo adesso che sono terzo a sole otto lunghezze dal primo. Però dobbiamo fare un bel passo in avanti. In Spagna avremo delle novità importanti ma anche gli altri e quindi non mi aspetto il miracolo di andare un secondo più forte». Viene da chiedersi: quanto a lungo resisterà l'asturiano in queste condizioni? Quest'anno e poi? Lamenta poca velocità pure l'infelice Massa: «Ho cercato di fare del mio meglio in una corsa molto serrata. Non sono felice del tredicesimo posto, ma credo che questo sia stato un passo avanti rispetto alle prime due gare della stagione. Sono riuscito a girare nella norma e so di aver dato tutto quello che era nelle mie possibilità. Niente illusioni per la pista di Sakhir. Daremo il massimo, come sempre». Se questo è il suo massimo... Deluso il capo della Gestione Sportiva Ferrari, Stefano Domenicali: «Avevamo il potenziale per ottenere un risultato diverso ma non ci siamo riusciti per la poca velocità. Dobbiamo lavorare a Maranello sullo sviluppo aerodinamico». Sull'immediato futuro: «In Bahrain correremo ancora in difesa ma non significa che andremo lì rassegnati». In Ferrari dicono che è inutile piangersi addosso e aspettarsi miracoli. Cosa è utile? Pazientare all'infinito? Gia. Ori.

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