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Lazio, Reja prepara il bunker

Reja

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Impresa possibile, battere la Juve e blindare il terzo posto che vale la possibilità di giocarsi il preliminare della Champions League. La Lazio incerottata di questi tempi vuole provarci nonostante le assenze (cinque titolari tra cui Dias, Lulic e Klose) a cui ieri si sono aggiunte quelle di Konko e Radu decisivi per la vittoria col Napoli. Tant'è, stasera alle 20.45 nel fortino bianconero dello Juventus Stadium il tecnico, alla centesima panchina biancoceleste, ha preparato una squadra tutta chiusa dietro un po' per necessità un po' per scelta. Sarà un 3-5-1-1 con Cana arretrato sulla linea difensiva, Gonzalez e Scaloni sugli esterni e un centrocampo con Brocchi, Ledesma e Matuzalem, oltre a Mauri (in marcatura su Pirlo) dietro all'unico attaccante Rocchi. Una formula molto conservativa per reggere l'urto delle truppe di Conte, una scelta che penalizza ancora una volta Hernanes, non al top della condizione ma di certo il giocatore migliore della rosa viste le defezioni eccellenti. Reja presenta la partita, l'ennesimo scontro diretto contro una grande nei quali finora la Lazio ha sempre ben figurato ad eccezione proprio della sconfitta dell'andata contro la Juventus: «Una sfida bellissima contro un gruppo che sta vivendo un momento particolare di forma in testa alla classifica. Vincere diventa molto difficile, ma ogni partita ha una storia a sè. Se devo considerare le ultime gare con la Juventus abbiamo perso all'ultimo secondo a Torino e due volte 1-0 immeritatamente a Roma, mi auguro che la fortuna possa girare. La Juve ha tutto: carattere, temperamento, qualità. Io usavo il 3-5-2 al Napoli e mi dicevano che ero vecchio, lo fa Conte e dicono che è bravo. Al di là di questo ha dato una filosofia importante, sono in finale di Coppa Italia e in campionato penso rimarranno primi sino alla fine, sono i favoriti. Li affrontiamo però senza timore». Il tecnico biancoceleste ha anche le idee chiare sui punti che mancano per brindare a un piccolo grande miracolo sportivo. «Per arrivare terzi - spiega Reja - dobbiamo arrivare a 65-66 punti. Abbiamo un discreto margine, ma non sufficiente. Abbiamo due trasferte, dobbiamo tornare a casa con dei punti, possibilmente già stasera». Inevitabile anche il riferimento al calcio-scommesse con Mauri e Brocchi che dopodomani saranno in Figc per rispondere alle domande del grande inquisitore, il procuratore Palazzi, solitamente mai troppo tenere nei riguardi dei colori biancocelesti. Reja rimanda le accuse al mittente «Loro vivono serenamente questo periodo, non hanno niente da temere. In settimana ci saranno dei colloqui, ma è una prassi normale. Mi sembra che la Lazio sia già condannata ma quando si è additati così si passa per il torto. Brocchi poi non c'entra niente, è al di fuori da queste cose, così come Mauri. Da quello che hanno detto i ragazzi non c'è nulla da temere. Stasera la partita farà dimenticare le angustie giudiziarie e Reja spera di riuscire a battere finalmente la Juve da laziale (tre sconfitte su tre). Oltretutto i biancocelesti non sconfiggono in assoluto la Juventus in serie A dal 6 dicembre 2003 quando si impose in casa per 2-0: nelle successive 14 sfide di campionato (solo 4 pari tutti per 1-1). Tanto per ribadire che la Lazio ci prova ma non è proprio una roba facile.

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