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Reja esulta «Questa è Lazio»

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Il tecnico: ho visto lo spirito del '74 Mazzarri? Sa soltanto lamentarsi

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Finiscein trionfo per il «vecchio» bucaniere che con una mossa nell'intervallo, Gonzalez per Hernanes, sistema la squadra e conquista una vittoria preziosa in chiave Champions. La corsa è ancora lunga ma la Lazio c'è, non vuole mollare la presa anche se deve trovare un po' più di equilibrio in trasferta. Dopo la sosta di Natale otto vittorie e sette sconfitte nelle quindici gare giocate a testimoniare che c'è da lavorare tanto per mantenere il terzo posto in classifica generale. Reja esalta la prova dei suoi. «Hanno lottato tutti, ci hanno dato molto fastidio con Lavezzi e Pandev nel primo tempo perché non riuscivamo ad accorciare come si doveva. Nella ripresa con Gonzalez siamo stati più equilibrati perché Hernanes non ci dava la profondità giusta. In questo Mauri è più bravo ad aprire gli spazi: con l'uruguaiano non abbiamo sofferto più». Inevitabile anche il riferimento a Chinaglia, la cui ombra ha volteggiato sopra il cielo dell'Olimpico per tutta la gara: «Era un trascinatore - spiega il tecnico biancoceleste - dovevamo vincere per lui, ci siamo riusciti. Il gol di Mauri? Sono le reti che segnava Giorgio, lo visto spesso fare gol così, in acrobazia. Stavolta la squadra aveva lo stesso spirito della Lazio del '74». Ma Reja non può fare a meno di rimarcare la mossa vincente con cui ha dato scacco matto al Napoli: «Nel primo tempo abbiamo palleggiato poco, poi siamo cresciuti col passare dei minuti grazie all'ingresso di Gonzalez. La condizione fisica? Abbiamo chiuso in crescendo ma è normale a questo punto della stagione non essere al top. Guardate anche il Napoli non ha la freschezza dei giorni migliori perché ha fatto la Champions così come noi abbiamo perso energie preziose nelle partite in Europa League. Quindi, occhi aperti e continuiamo così anche se devo esaltare la concentrazione di tutti, nessuno ha mai mollato l'uomo e così siamo riusciti a conquistare una vittoria straordinaria. Mazzarri si lamenta? Fa sempre così, io quando perdo applaudo gli avversari, lui proprio non ci riesce». La corsa, però, non è finita qui. Reja indica la strada: «Sbagliamo troppo spesso con le squadre alla nostra portata, perdiamo gare incredibili perché non riusciamo ad avere la stessa intensità mostrata contro le grandi». Discorso sacrosanto anche se all'orizzonte c'è una sfida impossibile contro la Juventus capolista imbattuta in campionato. Mercoledì ci vorrà la partita della vita per uscire dallo Juventus Stadium con qualcosa di buono. «La partita contro i bianconeri - riprende Reja - è molto facile (ride, ndr) ma ce la giochiamo». Spazio anche per l'episodio da moviola che il tecnico prova a schivare: «Cana su Pandev? A volte danno questi rigore, a volte no. Diciamo che Mazzoleni ha usato lo stesso metro anche con Ledesma che aveva subito un netto fallo. E il Napoli, con Cristian fuori dal campo, ha pareggiato la partita. Comunque, mi sono ripromesso che non parlerò più degli arbitraggi fino alla fine della stagione». Chiusura per Cana capace di giocare una buona partita: «Ci dà fisicità speriamo che non si sia fatto male perché l'ho dovuto cambiare per i crampi. Non vorrei che fosse una contrattura perché siamo in emergenza. Il rientro di Lulic? Non prima di tre settimane nello stesso periodo in cui dovrebbe tornare anche Klose». E ora? Mercoledì la Juve, domenica il Novara, due trasferte decisive per continuare a sognare un posto nella prossima Champions League.

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