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Poker del Lecce. Roma travolta 4-2

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Luis Muriel va in gol saltando Stekelenburg

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Il Lecce cala il poker sogna la salvezza. La Roma crolla e si regala una Pasqua da incubo. Il 4-2 con cui i salentini dominano la sfida tutta giallorossa del 31° turno non dice tutto. La formazione di Cosmi si gode una giornata trionfale con le doppiette di Muriel e Di Michele. Con 31 punti si può ancora sperare nella salvezza, in attesa di eventuali novità dalle inchieste sportive sulle scommesse. La Roma salva la faccia con 2 reti nel finale. La sostanza, però, non cambia: resta ferma a quota 47, vede sempre più lontano il terzo posto che vale i preliminari di Champions League. I verdetti maturano al termine di un match che assume connotati precisi dopo 22', quando il Lecce sfrutta la consueta amnesia difensiva della Roma. La retroguardia degli ospiti concede praterie a Muriel, che si presenta davanti a Stekelenburg e lo dribbla senza problemi: 1-0. La formazione di Luis Enrique prova a reagire ma non produce praticamente nulla prima dell'intervallo, se si eccettua un tiro angolato di Marquinho che al 38' obbliga Benassi ad un intervento complicato. Il Lecce riparte affidandosi alla velocità di Cuadrado e Muriel e al 44' trova il raddoppio, tutto sommato meritato. Su azione nata da calcio d'angolo, il pallone arriva a Di Michele: acrobazia vincente, 2-0.   La Roma non c'è. Muriel, invece, c'è eccome. Al 49' il colombiano irride De Rossi e Taddei, si accentra e spara di sinistro: Stekelenburg non ci arriva, 3-0. La disastrosa giornata dei capitolini non è ancora finita. L'indiavolato Muriel fa impazzire Heinze, rigore al 56': Di Michele non sbaglia, 4-0. Con la trasformazione del penalty, il sipario cala con mezz'ora d'anticipo. Prima del triplice fischio finale, la Roma riduce le proporzioni della figuraccia con le reti di Bojan (89') e Lamela (90'): 4-2, game over.

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