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Sul pavè Cancellara e Boonen

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Ilprimo ha dimostrato fin qui di essere forte come poche volte in passato, ma un po' per sfortuna, un po' per aver incocciato in avversari più veloci (vedi Gerrans che l'ha battuto alla Sanremo), si ritrova col carniere vuoto. Tutto il contrario il suo rivale Boonen, il quale ha ritrovato un'antica brillantezza e, giusto per rimanere alle ultime vittorie, s'è portato a casa GP di Harelbeke e Gand-Wevelgem nell'ultimo fine settimana. Oggi però si azzera tutto, visto che il Giro delle Fiandre, a differenza delle semiclassiche che l'hanno preceduto sulle strade belghe, chiama in causa le mille variabili che una classica monumento (così vengono definite le gare più blasonate del calendario) si porta in dote. Prima tra tutte, un percorso che è profondamente mutato rispetto alle ultime edizioni, con la cancellazione del Muro di Grammont (salita che da anni caratterizzava il finale della gara) e, al suo posto, un circuito con l'accoppiata di Oude Kwaremont e Paterberg, due muri che verranno affrontati per tre volte nell'ultimo tratto di corsa. Sui 257 km del percorso, sono attesi anche alcuni italiani in azione: su tutti un ritrovato Pozzato e un solido Ballan, ma occhio anche ai giovani Gatto e Oss, mentre variabili impazzite saranno Sagan e Vanmarcke. Diretta su RaiSport2 dalle 12.20.

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