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di Luigi Salomone Umiliati dal Parma che non vinceva da otto partite, dal genietto Giovinco e dall'ex Floccari.

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L'allarmeè scattato, Reja deve riflettere perché le ultime otto gare rischiano di diventare un calvario, altro che corsa Champions. Il tecnico goriziano sceglie il rombo con Mauri trequartista (Hernanes rimane fuori all'inizio) e la coppia Kozak-Rocchi in attacco. Parma in formazione tipo col recupero di Mariga che risponde presente dopo l'ultimo provino. Partenza da libro degli orrori, come succede troppo spesso nelle ultime occasioni. Floccari sembra Ibrahimovic, stacca di testa, impegna Marchetti ma sulla respinta i difensori laziali sono imbarazzanti e lasciano il facile sinistro proprio a Mariga. Ma non basta lo svantaggio nei primi minuti a svegliare i biancocelesti arrendevoli e passivi di fronte agli assalti parmensi perché ancora Floccari, stavolta sul filo del fuorigioco e con un pizzico di fortuna, batte ancora Marchetti sfruttando un tiro sbagliato di Paletta. È incredibile in un quarto d'ora il Parma segna due gol e la Lazio se ne sta lì dietro senza capirci nulla con l'aggravante dell'infortunio muscolare di Dias (l'ennesimo di una stagione maledetta) a confermare che qualcosa di sbagliato nella preparazione atletica estiva c'è stato di sicuro. La sostituzione del brasiliano obbliga Reja a rivoluzionare la difesa con Konko a sinistra, Scaloni a destra e la coppia centrale Radu-Biava. Le cose migliorano un po' col Parma che sbaglia con Giovinco il 3-0 e subisce nel periodo migliore dei biancocelesti il gol dell'1-2 di Scaloni (decisiva la deviazione di Gobbi). Poi l'intervallo con Reja chiamato a riordinare le idee dei suoi per quell'approccio alla gara senza la grinta necessaria. Nella ripresa solita partenza lenta della Lazio e per fortuna che un black-out intorno al 17' blocca la partita per cinque minuti. Si riparte ma lo spartito non cambia perché l'inerzia della gara è tutta dei padroni di casa: Parma a pressare tutti, biancocelesti troppo lenti nel far ripartire l'azione. E così, poco prima della mezz'ora, arriva il terzo gol ancora di Floccari tanto per ribadire che la Lazio con i suoi giocatori in prestito non è molto fortunata (Carrizo era stato decisivo a Catania). Stavolta l'ex ha segnato un doppietta, lui che ne aveva realizzati quattro in tutto il resto del campionato. Inutile l'ingresso di Hernanes per rianimare una squadra spremuta che pare aver dato tutto nel corso della stagione. Non si può perdere sette delle ultime quattordici partite e pensare di poter puntare alla Champions. È ancora terza ma già oggi la situazione potrebbe cambiare di nuovo. Dopo essere stati presi a pallonate anche dal Parma in questo 2012 vergognoso in trasferta, c'è poco da stare allegri perché sabato sera arriva il Napoli e ci vorrà un'altra Lazio per provare a rialzarsi.

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