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Il primo grido della Roma

Walter Sabatini nuovo ds della Roma

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Una voce fuori dal coro. Una mano tesa ai romanisti, in crisi d'astinenza da crociate contro gli arbitri e da campioni inseguibili per il futuro. Walter Sabatini si prende la ribalta e prova a scuotere la Roma. Più che le rivelazioni sul mercato, fa notizia la prima presa di posizione proveniente da Trigoria sul trattamento ricevuto dagli arbitri. «Troppi errori? Lo credo - ironizza il ds - ma non lo dico». In realtà qualcosa dice eccome, tornando sull'episodio che ha tarpato le ali dei giallorossi a San Siro. «Non siamo stati messi sotto dal Milan - spiega Sabatini a Radio Ies - il risultato deriva da situazioni estemporanee. Ho rivisto la partita e nell'azione del rigore non c'era solo un fallo di El Shaarawy su Heinze ma anche un fuorigioco netto di Ibra che ha fatto la "torre" allo stesso El Shaarawy. Non voglio accendere polemiche, ma sarebbe stato meglio che ci fosse stata un po' di attenzione in più da parte del guardalinee». Dopo essersi concesso uno strappo alla regola sul «silenzio arbitrale» imposta da Baldini, il ds si lascia andare a un'anticipazione. «Siamo molto vicini ad aver preso un calciatore che migliorerà la nostra qualità». Nella caccia al mister-x gli indizi portano a Dodò: il terzino brasiliano si può già considerare il primo acquisto, tanto che nei giorni scorsi ha firmato dei moduli per il trasferimento in Brasile. Il suo contratto col Corinthians, dove gioca anche Paulinho obiettivo giallorosso della scorsa estate, scade il 31 luglio ma Dodò arriverà prima per completare la riabilitazione del ginocchio infortunato e iniziare il ritiro con i compagni. La Roma è già oltre: mentre guarda con grande attenzione al mercato dell'Est, sono in corso contatti con il Liverpool per l'attaccante Suarez. Inoltre continuano a piacere tantissimo Nilmar del Villarreal e il centrocampista Eriksen dell'Ajax anche se più di qualcuno a Trigoria non lo considera il secondo compatibile con Pjanic. Nomi a parte, il prossimo mercato ha un obiettivo preciso: «La squadra - ammette Sabatini - deve avere più personalità e cercheremo giocatori con questa qualità».Quella che finora non hanno dimostrato di avere Kjaer e Bojan, tanto per citare due giocatori in bilico. «Sul riscatto del danese non abbiamo ancora deciso, in un senso o nell'altro. Adesso è nell'occhio del ciclone, tutti i difensori sbagliano nell'arco di una partita e Kjaer lo sta pagando più di altri. Ma mi piace ricordare che fino all'80' a Milano era uno dei migliori in campo mentre Ibrahimovic non aveva fatto nessuna giocata eclatante. Bojan? C'è un accordo con il Barcellona per un prestito biennale e lo rispetteremo». Il ds considera «del tutto casuale» il cambio di atteggiamento della squadra nelle ultime partite, scagiona Totti, «non è molto fortunato in questo momento», e lancia un appello alla squadra: «Non dico niente sul terzo posto ma chiedo una consapevolezza diversa: a volte non pensiamo di essere così forti per fare cose importanti. Invece lo siamo già adesso». Sicuro?

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