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Lazio, prove di fuga

Rocchi esulta dopo la rete all'Hellas Verona

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La partita da dover vincere per forza senza il proprio uomo migliore. All'Olimpico arriva il Cagliari e la Lazio si trova di fronte al più classico degli snodi cruciali. Dopo aver perso due gare di fila con Bologna e Catania e aver dilapidato in un attimo il vantaggio in classifica e la spinta morale del derby vinto, i biancocelesti non possono permettersi più passi falsi. Se la squadra di Reja vuole terzo posto e Champions League, deve battere oggi l'undici di Ficcadenti. Peccato che al centro dell'attacco mancherà quel Miro Klose che, all'andata, aveva messo a segno la rete dello 0-2. L'infortunio del tedesco mette a nudo tutta la Lazio. Per troppo tempo si è parlato di una squadra eccessivamente dipendente dal suo bomber, è il momento di dimostrare che, come ha detto ieri il viceallenatore Lopez, il tedesco è solo «la ciliegina sulla torta». Tanto che, ha ricordato ancora l'assistente di Reja, «senza di lui abbiamo comunque pareggiato a Napoli e battuto il Milan all'Olimpico». Al posto di Miro ci sarà capitan Rocchi, al rientro da titolare dal 5 febbraio, quando è rimasto vittima anche lui del terreno ghiacciato di Marassi. E qui il destino si è divertito a regalare una striscia di numeri quantomeno curiosa: per il numero 9 della Lazio sarà la 300ª presenza in A, quella in cui potrà andare a caccia della 100ª rete in massima serie proprio contro la squadra, il Cagliari, che da sempre è la sua vittima preferita: su 186 gol in carriera ben 10 li ha segnati ai sardi. Tra i quali quello che, nella gara d'andata, gli consentì di arrivare a 100 reti con la maglia biancoceleste. Sembra una sceneggiatura già scritta, sta al capitano e ai compagni trasformarla in un buon film. Tra gli undici che scenderanno in campo ci sarà anche Hernanes. Dopo una settimana a provare il 4-3-1-2 Reja ha infatti cambiato le carte e per la prima volta in stagione l'«albero di Natale»: 4-3-2-1 con Mauri e il brasiliano alle spalle dell'unica punta. Basterà per sfondare la diga di Ficcadenti? Lo si spera, ma non sarà facile se è vero che i rissoblù sono la squadra ad aver pareggiato più volte, sette, per 0-0. Lopez, si diceva. Ieri si è presentato in conferenza stampa al posto di Reja, che dopo l'espulsione di Catania è stato squalificato e assisterà alla gara di oggi dalla tribuna. Il vice si è trovato a difendersi dalle accuse rivolte più spesso negli ultimi tempi alla Lazio. In primo luogo gli infortuni: 181 giornate di assenza totali sono davvero troppe per non risentirne: «Ma il problema principale è stato il fatto che noi abbiamo disputato 12 gare extracampionato più degli altri, è come giocare tre mesi in più». Poi la difesa colabrodo: «Ma i titolari ci sono stati contemporaneamente solo in cinque gare, e in quei casi abbiamo fatto bene». Niente di nuovo sotto il sole, quindi. L'unico aspetto positivo è che per la prima volta da moltissimo tempo in panchina non ci sarà neanche un Primavera, che Konko si riprenderà finalmente il suo posto sulla fascia e che Cana tornerà a disposizione. La volata per la Champions riparte e la Lazio ha subito un'occasione da non mancare: con la Roma ko a Milano, il pareggio dell'Udinese a Palermo e il Napoli che ospita la rivelazione Catania, il primo tentativo di fuga può essere biancoceleste.

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