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Tanto latitante in campo, quanto preciso, duro, sincero nel dopogara.

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Nonc'era abbastanza attenzione, sapevamo che non sarebbe stata una gara facile ma poi non abbiamo rispettato abbastanza l'avversario. E quando non metti in campo il 100% il calcio poi ti punisce». Nel primo tempo l'approccio è stato davvero deludente: «Una partita strana - dice Hernanes - nella quale abbiamo cominciato molto male. Poi, nella ripresa, abbiamo ripreso la gara in mano, sembrava quasi possibile una nuova rimonta, ma la seconda espulsione ha rovinato tutto. Peccato». Una Lazio presuntuosa. Per molti la responsabilità è anche di chi, in settimana, ha alzato troppo l'asticella degli obiettivi facendo calare la tensione. «Non è stato quello il problema - ribatte il brasiliano - il nostro compito resta quello di guardare davanti, anche per sfuggire a chi ci sta dietro. Neanche adesso cambiano gli obiettivi. L'unica differenza è che non possiamo più sbagliare nulla». Allora si può parlare di sconfitta salutare? Neanche per sogno: qui, addirittura, il j'accuse di Hernanes nei confronti dei compagni e di se stesso si fa anche più duro: «Dobbiamo smetterla di dover subire una sconfitta del genere per poi crescere. Negli ultimi tempi è già successo tre volte (Siena, Palermo e Bologna, ndr) e non deve accadere più. La scossa non ce la devono dare le sconfitte. In questo dobbiamo ancora migliorare». Non cita mai i singoli, Hernanes. Tutto viene declinato nel concetto di gruppo. L'unica eccezione la fa quando si parla dell'espulsione di Matuzalem, che ha reso tutto più difficile. In quel caso il Profeta tende ad assolvere il brasiliano: «Voglio rivedere meglio l'episodio in tv - spiega - ma dal campo il rosso mi è sembrato davvero un'esagerazione da parte dell'arbitro. Non credo che Matu abbia colpito volontariamente Diamanti al volto». Concetto espresso dallo stesso mediano che passa velocemente in zona mista e si volta un attimo solo per chiedere polemicamente ai giornalisti: «Ma secondo voi era davvero da espulsione?». Fatto sta che, appena l'emergenza infortuni sembra diventare un po' meno drammatica, arriva la mano del giudice sportivo a complicare la situazione: «Ma a Catania sono pronto anche a sacrificarmi più indietro - spiega Hernanes - l'ho già fatto stasera nel secondo tempo e non ci sarebbe problema». Grande soddisfazione, invece, per Diamanti, assoluto protagonista della squadra di Pioli: «Siamo un grande gruppo e contro la Lazio l'abbiamo dimostrato una volta di più - spiega - e siamo fieri della prestazione di tutti. In particolare merita un elogio Khrin». Diverso l'atteggiamento di Portanova che, da buon laziale, in campo ha fatto il suo dovere, con tanto di rete dello 0-1, ma ha lasciato lo stadio abbastanza scuro in volto.

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