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Reja incassa e porta a casa.

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Parlareaddirittura di scudetto preso dall'euforia post-derby è stato una scivolata tanto inutile quanto dannosa. Perché la sua creatura è apparsa scarica e troppo nervosa contro un Bologna ben messo in campo da Pioli. E così in settimana bisognerà mettere insieme i cocci e provare a ripartire cercando di recuperare qualcuno degli infortunati eccellenti. Ma non sarà facile e allora bisognerà gettare il cuore oltre all'ostacolo già al «Massimino» se si vuole continuare a sognare respingendo il ritorno delle dirette concorrenti nella lotta per il terzo posto. Reja ammette la serata sfortunata che è costata un ko molto doloroso: «Non siamo stati lucidi, l'atteggiamento non era positivo, qualche giocatore non era in buone condizioni. Non era la Lazio migliore, non potevamo fare di più». Il tecnico indica anche i giocatori affaticati: «Gonzalez e Ledesma stanno giocando sempre, ma non avevo ricambi. L'espulsione di Matuzalem? E' stata decisiva in quel momento potevamo ancora recuperare. Oltretutto Francelino era stato trattenuto da Diamanti, voleva svincolarsi, l'arbitro poteva ammonirlo e basta. la decisione mi è sembrata eccessiva». Una piccola recriminazione perché il gesto sconsiderato del centrocampista biancoceleste rimane. E a Reja non resta che pensare al futuro: «Inutile piangerci sopra, prendiamo atto, andiamo avanti, però voglio ringraziare il pubblico che ci ha sostenuto fino alla fine. In nove la squadra mi è piaciuta, hanno lottato tutti, non si poteva fare di più». Dopo aver pronunciato la parola scudetto fa retromarcia, per fortuna: «Se arriviamo terzi è un miracolo considerando i valori che abbiamo. Chiudiamo questa gara ma non abbiamo perso per colpa dei festeggiamenti piuttosto per l'assenza di tanti giocatori. Pensavo di poter recuperare qualcuno per Catania e invece dovrò chiamare ancora qualche giovane per allestire il centrocampo visto che perdiamo per squalifica due giocatori fondamentali. Non riesco mai a mettere in campo la stessa squadra per due volte consecutive, è una maledizione».Torna sull'episodio forse decisivo, poco dopo l'1-2 quando la partita poteva girare di nuovo. «Volevo cambiare Gonzalez - spiega Reja - gli ho chiesto se ce la faceva mi ha detto che stava bene e invece abbiamo subito un contropiede nel momento in cui il Bologna aveva paura. Ci è girato tutto male perché poi è stato anche espulso».

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