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La Roma con Luis Enrique

Luis Enrique

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Salvare il (poco) salvabile, assumersi le rispettive responsabilità e fare quadrato attorno all'allenatore. La Roma si ritrova a Trigoria per la prima volta dopo il derby e cerca di dare un senso al finale di stagione. Restano dodici partite per entrare almeno in Europa League e capire chi merita davvero di restare in questa squadra. Al mattino riunione tra Baldini e Sabatini: si è parlato non solo del momento della squadra ma anche di mercato e del rinnovo di contratto del direttore sportivo. «Sono pronto a firmarlo anche subito» dice Sabatini che, a quanto pare, ha messo da parte i suoi dubbi. È stato lui a rinviare la firma sul triennale offerto dalla proprietà americana, un modo per mettersi in discussione fino a maggio. Ma dopo il derby ha capito che la Roma ha bisogno di certezze e la prima deve essere proprio la sua conferma. «L'ho compreso proprio dopo la sconfitta di domenica», ammette. D'altronde il mercato estivo inizia adesso, «e io ho tanto lavoro da fare»,. Il ds si è poi dedicato a Luis Enrique e la squadra. Ha parlato con il tecnico, ancora parecchio abbattuto per il secondo ko con la Lazio, e ha convocato alcuni giocatori in ufficio. L'allenatore non intende mollare ma non scioglierà le riserve sul suo futuro prima di fine campionato: la Roma gli ha offerto altri due anni di contratto, Luis Enrique prende tempo e rinvia i bilanci a maggio. «Non cambiamo idea su di lui e non siamo pentiti - conferma Sabatini - è un allenatore fortissimo e ha portato a Trigoria una mentalità nuova. Luis Enrique non è stato mai in discussione e non lo è neanche ora. È il futuro della Roma se lui lo vorrà. Ovviamente siamo pronti a sopportare i rovesci che ci sono perché non dipendono dall'allenatore, ma dalle circostanze». Poi una precisazione: «La Roma non ha incontrato e non incontrerà altri allenatori». Questo per chiarire che la cena di dicembre tra Baldini e Villas Boas a Londra, in cui il portoghese ammise al dg di essersi pentito di aver scelto il Chelsea, non avrà effetti sulla panchina romanista. I giocatori sono con Luis Enrique: ecco l'unica nota positiva del derby. Lo hanno ribadito anche ieri a Sabatini che, tra i vari colloqui, ha stimolato i vari Kjaer, Josè Angel e Bojan a dare tutto in vista delle ultime dodici gare. Sarà un esame soprattutto per loro. «È un momento di grandissima difficoltà - ammette Sabatini nel giro di interviste tra Sky, Roma Channel e Radio Radio Palermo - al Barbera arriverà una Roma sofferente. Aspettando la decisione su Osvaldo (ricorso presentato ieri e da discutere domani, ndr) la situazione è negativa per le squalifiche e gli infortuni. Ma ripartiremo, dobbiamo essere una squadra già quest'anno». In realtà si pensa già al mercato estivo, però Sabatini fa un passo indietro: «A gennaio avrei potuto prendere un difensore o un terzino in più». Un assist a Luis Enrique e la prima ammissione di colpevolezza che arriva dalla Roma. È proprio vero:si può sempre migliorare.

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