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Rossi attacca la Ducati: fatico a guidarla

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Lamigliore delle moto made in Borgo Panigale è quella di Hector Barberà, che ha chiuso sesto. Ma si tratta di un cliente della casa e utilizza materiale diverso rispetto a quello che hanno a disposizione Valentino Rossi e Nicky Hayden. La D16 che guida lo spagnolo del Team Pramac deriva dalla moto che Rossi aveva scartato dopo i test di Valencia dello scorso anno, mentre Valentino ha una nuovissima versione della Ducati, che nel primo test in Malesia del mese scorso aveva suscitato molto ottimismo. Stavolta ha chiuso con il decimo tempo. «È stato un test abbastanza negativo purtroppo - ha detto il "Dottore" - l'unico aspetto positivo è che siamo scesi a un secondo di ritardo. Sono comunque preoccupato perché la posizione è peggiorata e tanti altri sono andati più forte. Ho fatto molta fatica a guidare rispetto a tre settimane fa, soprattutto in percorrenza di curva». C'era molto materiale nuovo da provare soprattutto a livello di elettronica. «A parte traction control e antimpennamento - ha detto ancora Rossi - abbiamo cercato di risolvere il sottosterzo, ma non ce l'abbiamo fatta. Sappiamo che sarà dura e che dobbiamo lavorare». Tra poco meno di un mese l'ultimo test ufficiale, poi il campionato partirà ufficialmente il prossimo 8 aprile in Qatar. «A Jerez dovremo capire dove siamo rispetto agli altri». Il sottosterzo, che si credeva debellato con il nuovo telaio in alluminio, si è ripresentato. Il più veloce di giornata e dei test, è stato l'australiano della Honda Casey Stoner con il tempo 2'00"473, seguito dal compagno di squadra e di marca Dani Pedrosa, poi Andrea Dovizioso con la Yamaha privata del Team Tech3, che si è messo dietro Jorge Lorenzo con la Yamaha ufficiale.

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