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In «tribuna politica» vince la scaramanzia

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Neanchestavolta, quando poteva arrivare all'appuntamento «fresco» dopo due settimane senza partite, Francesco Totti può avvicinarsi alla sfida con la Lazio nel pieno delle forze. La maledizione ha colpito ancora: uno scontro fortuito in allenamento con Cicinho gli ha fatto tornare la paura di perdere la stracittadina, la stessa che ormai da anni lo accompagna nelle settimane precedenti alla sfida a cui tiene di più. Se all'andata si è dovuto arrendere con largo anticipo, in questo caso le sensazioni viaggiano nella direzione opposta: la Roma è convinta che Totti ci sarà. Perché l'infortunio è di poco conto - il problema è sull'unghia dell'alluce e il gonfiore è minimo - e perché mancano ancora tre giorni pieni per rimetterlo in sesto. Ieri per qualche istante si è temuto il peggio. Durante l'esercitazione tattica il capitano, calciando verso la porta, invece della palla ha trovato il piede di Cicinho ed è crollato a terra tra lo spavento dei compagni, di Luis Enrique e del duo Sabatini-Baldini presente a bordo campo. Totti si è rialzato, ha provato a riprendere l'allenamento ma dopo 3-4 minuti il dolore non era scomparso e i medici lo hanno fermato per precauzione. Ci ha pensato subito il fisioterapista Silio Musa a sottoporlo alla prima dose di cure con il laser. Il bollettino della Roma è tranquillizzante - «lieve trama contusivo» - la smorfia di dolore immortalata dal fotografo del club e pubblicata sul sito un po' meno. Oggi il quadro sarà più chiaro. A seconda del dolore, il capitano deciderà con i medici se è il caso di allenarsi insieme ai compagni, magari con uno scarpino di una taglia più grande per non sollecitare l'alluce, oppure limitarsi a un lavoro differenziato e rientrare in gruppo domani. Non è stato programmato alcun esame strumentale: un altro segnale di ottimismo. Per tanti motivi, quella di domenica è una stracittadina imperdibile. Un'occasione, probabilmente l'ultima, per salvare almeno l'onore in una stagione anonima e la possibilità di centrare l'ennesimo record con la maglia giallorossa indosso: a Totti manca un gol per raggiungere i primatisti di reti nel derby, Delvecchio e Da Costa appaiati a quota 9. E se magari esagera, come l'ultima volta che ha sfidato la Lazio, e si regala una doppietta allora guarderà tutti dall'alto. A questa statistica tiene parecchio: gli servirebbe a smentire con i numeri il chiacchiericcio laziale sul suo peso negativo nei derby. La risposta arriverà solo sul campo:a differenza della vigilia dell'andata, quando parlò nonostante fosse certo di non giocare, questa volta non è prevista una sua conferenza stampa. Peccato: l'atmosfera pre-derby è ancora moscia. Soprattutto sulla sponda romanista sommersa dall'onda lunga del caso De Rossi e dai tormenti di Luis Enrique. «Se perdi con la Lazio te ne poi annà!» lo ha ammonito ieri un tifoso durante l'allenamento. Una voce isolata, ma è pure vero che l'asturiano non gode più di un consenso illimitato. Oggi ritroverà per la prima volta De Rossi dopo Bergamo e parlerà a tutta la squadra: il discorso di gruppo è stato rinviato appositamente per aspettare i nazionali. Luis Enrique pretende una risposta forte e le sue scelte di formazioni sono imprevedibili . Rosi è tornato disponibile, Perrotta ancora no, Osvaldo, Cassetti e Gago sono squalificati: la Roma anti-Lazio è tutta da costruire.

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