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Klose per dimenticare i veleni

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Il tedesco guida l'attacco, Lulic torna sulla trequarti, panchina per Kozak

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Probabilmentenon il modo migliore per preparare una gara che arriva comunque dopo tre sconfitte di fila tra campionato e coppa e che potrebbe servire per tranquillizzare gli animi in vista del derby. È andata così, alla squadra non resta che scendere in campo e provare a dimostrare con i fatti che la scelta di tenere Reja in panchina sia stata azzeccata. Anche perché la sfida sarà resa molto stimolante dalla presenza in panchina di un ex illustre, Delio Rossi. Un altro allenatore capace di entrare definitivamente nel cuore dei tifosi biancocelesti. Il penultimo a portare un trofeo nella Capitale, anche se la stessa Supercoppa conquistata poi da Ballardini è in parte da ascrivere a lui. L'uomo dei tanti derby vinti, del tuffo nel Fontanone del Gianicolo, dell'addio in lacrime dopo 4 anni intensi. Quello di stasera sarà il suo secondo ritorno all'Olimpico da avversario, il primo in campionato: in passato era successo solo ai tempi del Palermo in Coppa Italia. La Lazio affronterà una gara importante per la corsa al terzo posto ancora una volta in emergenza. Soprattutto in difesa: né Stankevicius né Konko hanno recuperato dai rispettivi infortuni e con Dias squalificato le scelte in retroguardia sono praticamente obbligate. Reja si affiderà a una linea a 4 con Scaloni a destra, Diakité e Biava centrali e il redivivo Garrido sulla sinistra, preferito un po' a sorpresa a Zauri. A centrocampo Gonzalez sarà arretrato sulla mediana per sostituire lo squalificato Matuzalem e dividere i compiti di impostazione con Ledesma. Sulla trequarti seconda consecutiva da titolare per Mauri che agirà accanto ad Hernanes e Lulic. In attacco il solo Klose, completamente recuperato dal malanno alla schiena accusato in settimana. La panchina, dopo le fasi più dure dell'emergenza, comincia a riassumere connotati un po' più normali. Vi si siederanno Bizzarri, Zauri, Candreva, Alfaro, Kozak e i Primavera Sbraga e Zampa. «La squadra è pronta per affrontare la gara - ha detto Reja dribblando le domande sulla paradossale settimana appena trascorsa - già a Madrid si è vista una gran voglia di reagire e sarà così anche contro la Fiorentina». «Dobbiamo solo recuperare qualche infortunato - dice Reja, rimandando un vecchio disco - così da poter far rifiatare ogni tanto qualcuno». Per una volta i numeri potrebbero far sorridere i biancocelesti. L'attacco della Fiorentina, privo anche di Amauri, è uno dei più «stitici» in trasferta, appena 4 gol in questa stagione, e non trova la via della rete fuoricasa addirittura dall'8 gennaio (0-3 a Novara) per un totale di 310 minuti. Peraltro negli ultimi due campionati la Lazio ha sempre battuto i viola e in panchina ha un vero e proprio castigatore come Libor Kozak, che alla Fiorentina ha segnato addirittura tre dei suoi 14 gol ufficiali. Potrebbe essere l'occasione per archiviare davvero una settimana di veleni. L'altra ipotesi... meglio non considerarla. Car. Sol.

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