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Non potevamo fare di più

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«Hanno meritato. Al completo potevamo giocarcela» Simeone: che emozione, spero di tornare da allenatore

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Dopoquattro vittorie consecutive in casa, arriva un ko che fa male anche perché significa l'uscita dall'Europa League a meno di un'impresa al «Vicente Calderon» che appare quasi impossibile. Del resto le scelte iniziali del tecnico che ha preservato Radu, Dias e Lulic per i prossimi impegni, facevano intuire come, anche inconsciamente, avesse preferito puntare sul campionato dove c'è al momento un terzo posto da difendere dall'assalto della concorrenza. Reja comincia la triste analisi di una sconfitta molto dura da metabolizzare: «Hanno meritato di vincere, peccato solo per i due gol presi dentro l'area piccola, in quelle occasioni serviva più attenzione e lavoro di reparto, si poteva arginarli meglio. Avevamo trovato il vantaggio ma siamo stati disattenti e abbiamo pagato cari i nostri errori. Del resto sapevo che cambiare tanti giocatori in difesa ci avrebbe creato qualche problema ma non avevo alternative. Dispiace peròl'Atletico era superiore sia dal punto divista fisico che per qualità. Se fossimo stati al completo avremmo potuto giocarsela di più, così non si poteva fare di più». Si blocca poi c'è spazio per i complimenti a Simeone: «Ha dato all'Atletico - continua Reja - un grande temperamento e carattere da quando è arrivato non avevano ancora subito gol. Onestamente la mia squadra ha datto tutto, non ho niente da rimproverare a nessuno». Il pensiero va alla trasferta di Palermo: «Konko e Diakitè sono squalificati, Biava è fuori per due settimane, trovare dieci uomini da schierare non sarà facille. Mauri torna ad allenarsi con noi ma non so quando sarà pronto, Matu e Ledesma sono stanchi e purtroppo non ho ricambi». Inevitabile allora arriva la frecciatina alla società per i mancati rinforzi: «E' inutile piangersi addosso - chiude Reja - speriamo che il mercato di marzo ci porti due o tre giocatori e nuova linfa per tenere il terzo posto, altrimenti sarà dura. Comunque al ritorno a Madrid ce la giocheremo anche se chiederò alla società di provare a posticipare la sfida alla Fiorentina prevista per domenica 26 (ore 20.30 all'Olimpico, ndr). Speriamo che ce la concedano». Sull'altro fronte Simeone è soddisfatto e, forse per affetto nei confronti dei colori biancocelesti, tiene aperto il discorso qualificazione per il ritorno di giovedì: «È stata una partita dura, siamo stati sfortunati nel subire gol in apertura, poi abbiamo reagito. Sono felice di come la squadra ha interpretato la partita. Conosco la Lazio. È terminato il primo tempo, ma anche al Calderon dovremo stare attenti. Loro hanno pagato le assenze ma tra una settimana potrebbe essere diverso quindi dovremo tenere gli occhi aperti. Non mi fido». Poi la partita del cuore, le emozioni del Cholo per una sfida speciale: «È stata dura contro la mia Lazio, sono andato sotto la Nord. Mi sono commosso, non mi aspettavo un'accoglienza del genere. Ci rivedremo quando spero di poter tornare da allenatore». Almeno una bella notizia in una notte da dimenticare.

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