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Simone Pieretti Estasi rossonera.

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Doppiettadi Robinho, gol di Boateng e la solita firma di Ibrahimovic: l'impegno londinese sarà poco più di una gita. In avvio l'Arsenal gioca con spregiudicatezza, l'approccio del Milan appare più timido: regola numero uno, non prendere gol. L'atteggiamento dei rossoneri é in realtà apparenza, anche se il primo squillo é inglese con Rosicki. Al 4' Seedorf lo imita sfiorando il palo. L'olandese é costretto immediatamente ad alzare bandiera bianca lasciando il posto a Emanuelson. Per Allegri é una brutta tegola, ma la sua squadra ha la capacità - e il merito - di riassestarsi immediatamente senza perdere alcun equilibrio tattico. Al 13' Ibrahimovic offre un buon pallone ad Emanuelson che lo calcia senza precisione. Dopo due minuti -al 15' - il Milan trova il vantaggio con un eurogol di Boateng che, con un destro devastante sotto la traversa, fulmina Szczesny sfruttando un preciso assist di Nocerino. Al 20' é lo stesso Nocerino a provarci - in diagonale - con la palla che sorvola la traversa. L'Arsenal accusa il colpo; gli uomini di Wenger lasciano l'iniziativa all'avversario senza provare a impostare la manovra, fanno fatica a proporre gioco nella metà campo milanista dove Thiago Silva e Mexes fanno buona guardia sull'unica punta Van Persie, non trovano le giuste distanze in mezzo al campo offrendo il fianco ai mediani rossoneri. Al 25' Koscielny colpisce di testa trovando Abbiati ben piazzato: é il suo unico intervento del primo tempo. Il Milan riprende subito in mano il gioco, non lasciando spazio agli avversari. E al 38' arriva il raddoppio, grazie a un gran colpo di testa di Robinho che anticipa tutti i difensori inglesi e piazza la palla sul secondo palo. La rete é del brasiliano, il capolavoro é di Ibrahimovic che solca la fascia sinistra come un treno, arriva sul fondo, tocca il pallone con la suola del piede destro per guadagnare qull'istante di tempo che serve al compagno per posizionarsi, e di sinistro telecomanda la palla sulla testa di Robinho. La posizione di partenza dello svedese, a onor del vero, sembrerebbe al di là dei difensori inglesi. La precisione tattica della formazione di Allegri é chirurgica. Al 41' i rossoneri sfiorano il terzo gol con Ibra che di testa non riesce a capitalizzare un cross di Boateng. Nel recupero ancora il ghanese, di destro, va vicino al terzo gol. Nella ripresa Wenger inserisce Henry al posto di Walcott, ma il Milan piazza il colpo del ko dopo appena tre minuti. Ibrahimovic - sempre lui - imposta, Robinho esplode un destro dal limite a pelo d'erba che si infila sul primo palo. Il Milan ora attende l'avversario e riparte: al 58' Antonini ha l'opportunità di arrotondare ancora il risultato, ma calcia malamente in porta. Al 65' gli inglesi provano il colpo di coda: tacco di Henry, sinistro al volo di Van Persie e gran parata di Abbiati che si distende sulla propria sinistra a deviare la conclusione del capitano dei Gunners. Esce Boateng, ed é standing ovation: entra Ambrosini. Al 75' Abbiati fa ancora buona guardia su Van Persie. Al 77' Ibrahimovic viene atterrato in area: rigore. L'esecuzione dello svedese é tale: quattro a zero. In chiusura ancora Abbiati protagonista. Nel finale c'é spazio anche per Pato: inizia a essere un Milan vero. E fa paura, anche in Europa.

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