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Alessandro Fusco Ci siamo.

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Oggi(ore 17, diretta tv su Skysport 2 HD e 3D e differita su La7) sarà lo stadio Olimpico ad ospitare Italia-Inghilterra, valevole per la seconda giornata. Mille i motivi di interesse intorno a questo match che ha raggiunto il clamoroso successo del sold out alla biglietteria, anche se le condizioni meteo hanno fatto di tutto per impedirlo. Gli organizzatori sono preoccupati per la possibilità che alcuni dei possessori dei biglietti che devono arrivare dalle altre regioni rinuncino al viaggio e creino vuoti sugli spalti. Brunel e la squadra si preoccupano meno e mantengono il focus sul piano di gioco e sugli avversari. «L'Inghilterra è una squadra molto forte - ha detto il capitano Parisse - forse qualcuno da per scontato che noi domani vinceremo solo per il fatto di giocare all'Olimpico al cospetto di un grande pubblico ma un successo sarebbe un risultato storico, una sconfitta non sarebbe una catastrofe. Noi dobbiamo rispettare gli inglesi, ma daremo tutto per raggiungere la vittoria per noi stessi e per la nostra gente. Vogliamo regalare una grande giornata a noi stessi ed ai tifosi». Nei giorni scorsi il ct Brunel aveva sottolineato l'importanza di un eventuale risultato positivo per tutto il rugby italiano, Parisse ha confermato questa consapevolezza: «Come un anno fa contro la Francia - ha proseguito il numero otto che domani raggiungerà le trentasette partite da capitano dell'Italrugby - vincere una partita di questo genere darebbe un'enorme spinta al nostro movimento. Nessuno pensava che lo scorso marzo potessimo superare i transalpini, oggi invece tutti si aspettano una nostra vittoria domani. Questo è quello che vogliamo anche noi, quello per cui abbiamo lavorato molto, ma non sarà facile. Di certo questa squadra italiana non va in campo per cercare onorevoli sconfitte ma per fare risultato». Il capitano è poi sceso in dettagli tecnici a proposito di rimesse laterali e punti d'incontro: «Abbiamo lavorato molto sulle rimesse laterali - ha detto Parisse - e domani speriamo di creare più di un problema agli inglesi in quest'area. A Parigi gioco insieme a Palmer, uno specialista delle rimesse laterali che con la maglia della sua Nazionale offre sempre grandi prestazioni: spero che sapremo metterlo in difficoltà. A Parigi abbiamo un poco sofferto sui punti d'incontro, creando qualche difficoltà al nostro mediano di mischia Gori. Anche gli inglesi giocano al limite in questa area del gioco, sta a noi saper interpretare al meglio la conduzione arbitrale e il comportamento degli avversari». Sabato scorso, pur nella sconfitta, contro la Francia si è vista una nuova impostazione nel gioco dell'Italrugby più concentrato sul possesso e sull'attacco: «I nostri trequarti stanno lavorando per muovere di più al largo, prendere maggiori responsabilità sul campo, lo si è visto già contro la Francia. Più in generale - ha concluso Parisse - tutti noi stiamo prendendo piacere da questo nuovo modo di giocare, anche noi avanti siamo contenti di questo nuovo piano di gioco e vogliamo essere sempre più efficaci in attacco, ma ora dobbiamo essere concreti». L'Inghilterra del ct ad interim Lancaster ha confermato il XV che ha vinto di misura in Scozia la scorsa settimana. A Edimburgo gli inglesi, usciti a pezzi dalla World cup, hanno messo in mostra una difesa di ferro ma un gioco prevedibile, con il vecchio mediano di apertura Hodgson, rispolverato per l'infortunio a Flood, a risolvere la pratica con una meta all'inizio del secondo tempo. Non è più tempo di parole, la storia bussa alla porta azzurra.

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