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New York in festa: il Super Bowl è suo

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Nellaprima finale di sempre che metteva di fronte due Mvp della stessa (i quarterback Brady ed Eli Manning), è mancato forse lo spettacolo, ma non le emozioni. La partita è infatti passata di mano più volte e si è chiusa con un arrivo in volata che, alla fine dei conti, ha giustamente premiato i Giants ed Eli Manning, che ha messo insieme un solido 30 su 40 per 296 yard, battendo anche il record dei completi iniziali consecutivi (9). Brady dall'altra parte è diventato il quarteback con più yard lanciate nei Super Bowl e tra 2° e 3° quarto ha completato 16 lanci, cancellando il record di Joe Montana. Ma avrebbe preferito rinunciarci e magari pareggiare il mitico qb dei 49ers anni '80 per le vittorie. L'inizio di gara di Brady è stato mortificante e i Giants sono saliti sul 9-0, controllando anche il cronometro. Tra fine 2° quarto e inizio 3° però New England ha rovesciato l'inerzia del match con 17 punti consecutivi, nonostante la propria miglior arma offensiva (il tight end Gronkowski) a mezzo servizio. I Giants sono tornati in corsa grazie a due field goal di Tynes, sempre nel 3° quarto, per poi segnare il touchdown del sorpasso nell'ultimo quarto a 1' dalla fine, con la stessa complicità degli avversari. I Patriots, avanti 17-15, hanno preferito riavere comunque il pallone per replicare, piuttosto che permettere ai Giants di tentare un facile field goal (che avrebbe decretato il 18-17) allo scadere. La scommessa di Belichick, affidata a un Brady scarico, non è andata a buon fine, per la festa di New York e lo sconforto di Boston, perché pur non essendoci la stessa rivalità del baseball, è sempre una vittoria dal gusto forte. Festeggia la Fox e i suoi inserzionisti per gli ascolti, così come Sportitalia, che raccoglie 130.000 spettatori di media nella notte. Indianapolis invece aspetta solo di chiudere i conti di un indotto da manovra statale. Nel 2013 toccherà a New Orleans.

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